Il Fatto Quotidiano

Nucleare iraniano, è Macron l’arma segreta di Trump

La giravolta Il presidente aveva detto: “Non c’è un piano B”. Poi ha proposto di ridiscuter­e l’accordo. Mediapart: “Passo indietro”

- » LUANA DE MICCO

Igiornali francesi hanno con un certo piacere messo in evidenza nelle ultime ore la differenza di accoglienz­a che Donald Trump ha riservato a Emmanuel Macron e a Angela Merkel, a Washington a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro.

Per il primo si è trattato di un viaggio di Stato di tre giorni, con tanto di cena di gala e discorso al Congresso, di sguardi complici e pollici alzati. Per la seconda la visita si è limitata a un breve pranzo di lavoro. I due leader sono apparsi cordiali, ma freddi. Eppure lo scopo dei due viaggi era lo stesso: tentare di trovare una soluzione alle divergenze sul nucleare iraniano, con la scadenza del 12 maggio che si avvicina.

DATA ULTIMA che Trump ha concesso all’Europa per “riparare le gravi lacune” dell’accordo di Vienna del 2015 - quello invece applaudito dal suo predecesso­re, Barack Obama - che blocca per dieci anni il programma iraniano di arricchime­nto dell’uranio in cambio di una riduzione delle sanzioni economiche internazio­nali. Il “peggiore mai firmato dagli Stati Uniti” agli occhi di Trump.

La sfida dei leader europei era di convincere il presidente americano a non stracciare l’accordo e solo l’“amico” Macron, soprattutt­o dopo il recente intervento militare comune in Si- ria contro l’uso delle armi chimiche da parte di Bashar Al-Assad, sembrava poter pesare su Trump. Invece il capo dell’Eliseo è tornato a Parigi a mani vuote.

Ieri il giornale on line Media- part sottolinea­va anzi che non solo Macron non ha ottenuto alcun “risultato diplomatic­o” ma che “sul nucleare iraniano è andata anche peggio” p oi ch é “contrariam­ente al resto d’Europa, ha accettato il principio di un nuovo accordo, come voluto da Trump, col rischio di aggravare la destabiliz­zazione del Medio Oriente”. Insomma Macron ha fatto per Mediapartu­no “spettacola­re passo indietro” in poche ore.

IN UN’INTERVISTA alla tv americana Fox News, registrata prima della partenza per Washington, il presidente francese aveva detto infatti: “Non c’è un piano B sul nucleare iraniano”. Invece due giorni dopo ha proposto a Trump di rinegoziar­e l’accordo mostrando un’inaspettat­a apertura nei suoi confronti. Pare senza informare Angela Merkel che si preparava a sua volta a partire per Washington. “Un’iniziativa concepita appositame­nte per non perdere la faccia?”, si chiedeva Le Parisi en. “Macron sta rubando a Merkel il posto della star n Europa?”, domandava Le Point. L’accordo più “globale” di cui Macron parla includereb­be anche il dopo-2025 e delle tematiche rimasti fuori tre anni fa, come la questione dei missili balistici dell’arsenale iraniano. Mentre Macron si ritaglia un ruolo di mediatore privilegia­to con Trump, l’Europa non sembra interessat­a a riaprire faticose trattative sull’Iran: “L’accordo deve essere preservato”, ha detto Federica Mogherini, capo della diplomazia europea.

In missione delicata negli Usa, Angela Merkel, più ferma del collega francese, non ha ottenuto nulla di più. E anzi ha ammesso che l’accordo così come è “non è perfetto”.

In Iran, il presidente Rohani ha ironizzato sull’intesa Macron-Trump: “Vogliono prendere una decisione su un accordo concluso a sette. Con che diritto?”.

Intanto, Teheran si prepara ad un’eventuale uscita degli Stati Uniti dall’accordo del 2015. Ieri il capo della diplomazia iraniana, Mohammad Javad Zarif ha sottolinea­to i legami forti con Mosca: “Tenendo conto delle misure che potrebbero essere prese e delle aspettativ­e negative riguardo al comportame­nto di alcuni firmatari dell’accordo – ha detto Zarif in un colloquio col collega russo Sergei Lavrov - sarà molto utile il dialogo tra noi sulla questione, quindi continuere­mo il dialogo e la cooperazio­ne con la Russia”.

Un ruolo da star Parigi vuole includere anche la questioni mai toccate, come i missili balistici di Teheran Tenendo conto delle aspettativ­e negative riguardo il comportame­nto di alcuni firmatari dell’accordo, continuiam­o il dialogo con la Russia

M. JAVAD

ZARIF

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LaPresse Belle serate Trump e Melania alla Casa Bianca con Macron e Brigitte
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