Il Fatto Quotidiano

Grosso guaio al museo, i dipinti sono falsi

Elme, la metà della collezione di Étienne Terrus non appartiene all’ar tista

- L .D.M.

Èuna

di quelle brutte notizie che nessun museo o collezioni­sta al mondo vorrebbe mai ricevere: scoprire di possedere un falso.

Ad un piccolo museo del sud della Francia è andata anche peggio, poiché i responsabi­li hanno scoperto che non un quadro, ma bensì la metà della collezione era costituita da copie grossolane o falsi. É successo a Elne, un paesino di neanche novemila abitanti della regione Occitania, poco lontano da Perpignano e dalla frontiera con la Spagna.

UNA DELLE RICCHEZZE di questa località è il museo dedicato a Étienne Terrus, un pittore vicino agli impression­isti, a Corot e Cézanne in particolar­e; era amico di Matisse ed era apprezzato da Derain. È anche considerat­o un precursore della corrente Fauves. Maillol diceva che nessuno dipingeva all’acquerello come lui. Terrus era nato a Elne nel 1857 e vi era morto a 65 anni. Per tutta la vita dipinse i paesaggi della sua terra. Il museo a suo nome ha aperto le porte nel 1994 con una collezione di 140 opere. Poi, di recente, in occasione di lavori di ristruttur­azione, la terribile scoperta: 82 quadri, più della metà, attribuiti a Terrus, non sono stati dipinti da lui.

Ad accorgerse­ne e dare l’allarme è stato il critico d’arte Eric Forcada che per il museo di Elne aveva cominciato a curare una mostra temporanea in pro- gramma per il prossimo ottobre. Consultand­o le foto delle opere della collezione, lo storico dell’arte ha cominciato a dubitare del livello stilistico di alcuni dipinti.

Ad un certo punto poi si è accorto che in uno dei quadri, una veduta locale, figurava un edificio che ancora non era stato costruito ai tempi dell’artista.

È stata dunque riunita una commission­e di esperti per studiare tutta la collezione. La vicenda è finita persino su BBC News e ha rapidament­e fatto il giro dei siti delle testate di tutto il mondo. I media francesi sono attoniti. Per il sindaco del comune, Yves Barniol, si tratta di “un vero e proprio disastro”.

LA COLLEZIONE era stato via via arricchita con l’acquisizio­ne tra il 1994 e il 2010 di numerose opere, disegni e dipinti, da parte del comune. Altri erano doni o prestiti.

Il danno totale potrebbe ammontare a 160 mila euro. “Mi metto al posto di tutte quelle persone che sono venute a visitare il museo, che hanno acquistato il biglietto e hanno visto dei falsi. È inaccettab­ile”, ha detto il sindaco che ha sporto denuncia per falso e truffa.

Dopo questa vicenda, la polizia ha cominciato a indagare su un vasto traffico di opere d’arte che potrebbe riguardare non solo Terrus, ma anche altri artisti locali.

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Impression­ista Étienne Terrus e un suo dipinto

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