Il Fatto Quotidiano

“Il Bunga Bunga era una fogna Silvio voleva un figlio con me”

SABINA BEGAN“Non sono una santa. La Pascale? Per fortuna mai vista”

- » FRANCESCA FAGNANI

L’Ape Regina delle “cene eleganti”: “Ho pagato i miei errori, ora studio il Corano. Berlusconi mi propose di fare la fecondazio­ne assistita, non è andata. Se avessi avuto una vita normale oggi forse sarei addormenta­ta. Il film di Sorrentino? Mi dipingono come non risulta dalle carte processual­i”

Sabina Began non è mai stata una delle papi-girl, lei era la favorita, era l’ape regina delle feste berlusconi­ane. Non ha mai negato la sua storia d’amore con Silvio, anzi, per lui si è tatuata sul piede le iniziali “SB”, per lui dichiarò il “bunga bunga sono io”, per lui è finita nei guai insieme a Gianpi Tarantini, accusati entrambi nel processo “Escort” di reclutamen­to della prostituzi­one. La raggiungia­mo al telefono, è in Bosnia.

Che fine ha fatto l’Ape regina?

Mi sono dedicata allo studio. Dopo il processo, sono andata in Malesia per studiare il Corano, i Profeti e la lingua araba. Il Corano mi ha aiutata molto, mi ha guarita, mi ha aperto il cuore. Prima cercavo amore nella direzione sbagliata, negli uomini. Quando ami Dio invece non sbagli mai.

Tutto questo per chiudere con il passato, con una storia iniziata il 29 agosto 2005 – giorno del suo primo incontro con Silvio Berlusconi – e finita dieci anni dopo con una condanna per sfruttamen­to e favoreggia­mento della prostituzi­one. Qual è stato il giorno che non rivivrebbe?

Non posso rinnegare quello che ho vissuto, il passato però mi ha portato a essere quello che sono ora. Ho chiesto perdono a Dio, a me stessa e alle persone alle quali ho fatto del male. Non sono una santa, ma ho sofferto. Se avessi fatto una vita normale, forse oggi sarei addormenta­ta.

A portarla da Berlusconi in Sardegna fu Flavio Briatore, negli anni l’ha ringraziat­o o gliel’ha rinfacciat­o? Non sono arrabbiata con Flavio, non posso dare colpe se non a me stessa.

Una volta però disse: “Se potessi tornare indietro, non dedicherei nemmeno cinque minuti a Silvio”… Provo compassion­e per lui, gli auguro di trovare la luce. Non basta essere ricchi per saper vivere bene.

Lei si sentiva fidanzata con Berlusconi? Cosa glielo faceva credere?

Ero innamorata, non lo vedevo come un traditore. Una volta in elicottero mi disse che non riusciva a provare nessun sentimento verso gli altri e che io invece gli avevo toccato il cuore. Nel film di Sorrentino, “Loro 1”, l’attore che interpreta Berlusconi dice: “La verità è il frutto del tono con cui dici le cose”. Sembra piuttosto aderente al personaggi­o reale…

Non mi piace chiamarlo bugiardo, diciamo che diceva una cosa e la girava come a lui faceva piacere. Tipo un cantautore. Stava a me abboccare o meno: oggi avrei riso di alcune cose a cui allora invece credevo.

Lei a un certo punto disse di aspettare un figlio da Silvio e di averlo poi perso. Era un momento buio, era una sua proiezione, era disperazio­ne, era vero, cos’era?

Ho tentato. Lui era pieno di donne e io non avevo più rapporti con lui, non mi facevo toccare, avevo fatto morire quella parte vitale di me. Le mie orecchie hanno dovuto ascoltare e i miei occhi vedere cose che mi hanno fatto molto soffrire. Mi ero pentita di avergli giurato amore eterno, ho pregato Dio di sciogliere quel giuramento. Lui voleva restare in qualche modo, mi ha proposto di fare una fecondazio­ne assistita. Non è andata.

Berlusconi desiderava un figlio da lei, dice la verità? Sì. Ma è andata come è andata, non posso dire se sia stato un bene o un male, Dio ha deciso per me.

Quando lei è entrata nella sua vita c’era la moglie Veronica e poi è arrivata Francesca Pascale. In mezzo mille altre, dalla Minetti a Noemi. Si è mai chiesta perché Francesca è diventata la fidanzata ufficiale di Silvio e lei no?

Lei è arrivata quando io me ne sono andata, proprio dopo la vicenda del bambino. Io non l’ho conosciuta e dico per fortuna...

Nel 2005 Silvio era ancora sposato. Ha mai conosciuto Veronica?

Mai.

Che idea si era fatta allora? Lui mi diceva che stava male, che si stavano separando, che tra loro non c’era più nulla da tanto tempo…

Questo è più che un cliché, è il solito copione… Effettivam­ente ( ride)...

Ha mai desiderato occupare il posto di Veronica?

Sì, ma non avrei preso il “suo posto”, avrei voluto “quel posto” dopo di lei.

Le piace Veronica?

Ho molto rispetto per lei, è la madre dei suoi figli. La rispetto anche come donna, devi essere forte e coraggiosa per stare con lui. Lei lo è stata. Vivere nel lusso però è una bella consolazio­ne. Credo che lei sappia che, per quanti soldi tu possa avere, stare con un uomo che ti ama e che ti rispetta è un’altra cosa…

Quindi siamo dalla sua parte?

Silvio ha sbagliato a farsi scappare la madre dei suoi figli per centomila donne vuote… lei però non ha combat- tuto per tenerselo.

Lei che ha vissuto da vicino quel mondo e quei comportame­nti, come si spiega in un uomo così astuto quella compulsion­e sessuale che lo ha esposto a situazioni a dir poco imbarazzan­ti ( al netto dei processi)?

In arabo si dice nafs: l’ego. Lui ha un ego talmente grande che si sentiva e forse si sente ancora Dio. Un faraone. È schiavo del suo ego che ha preso il sopravvent­o sulla sua vita.

Chi le faceva più tristezza, se gliene faceva: lui o “loro”, cioè le ragazze che si offrivano in cambio di soldi o vantaggi?

Tutti, ma ognuno ha le sue colpe. Ognuno di noi fa quello che vuole, ma poi deve pagare un prezzo.

Perché lei si ritiene diversa dalle altre?

Per me è stato un amore folle che è durato 9 anni, soffrivo, piangevo, spaccavo tutto, ma poi accettavo qualsiasi cosa pur di stare con lui.

Come fa una donna innamorata ad accettare e favorire un harem come quello che aveva messo in piedi Berlusconi? Lei stessa gli portò diverse ragazze “per il pia- cere dei suoi occhi”, disse. Questo le è costato una condanna a 16 mesi per favoreggia­mento della prostituzi­one.

Sono caduta nella fogna per la mia debolezza. Mi pento di me stessa e della mia debolezza.

Berlusconi le ha regalato una bellissima casa nel centro di Roma. Perché?

È stato un regalo d’amore, io so cosa aveva nel cuore, ma non posso convincere gli altri di questo, se non ci credono. Ma allora non poteva regalargli­ela direttamen­te senza quella girandola di bonifici a società farlocche? Non so, è stata un’idea di Ghedini.

Il film di Sorrentino l’ha visto?

Ancora no, sono in Bosnia. Saprà certamente che uno dei protagonis­ti è ispirato a lei e, per quanto ogni personaggi­o sia la sintesi di tante figure insieme, quello suggerito dalla sua storia è una escort di alto bordo, interpreta­ta da Kasia Smutniak. Le è dispiaciut­o oppure nel racconto cinematogr­afico ci sta?

Perdono le persone che hanno usato una falsa immagine di me, che non corrispond­e alla verità e che non è emersa in nessuna carta processual­e. Li perdono, ma voglio fare solo una domanda agli sceneggiat­ori e al regista: come vi sentireste voi se un giorno qualcuno si ispirasse alla vostra storia, interpreta­ndola in modo non vero e offensivo? Perché oggi le cose vi vanno bene, ma domani? Un’ultima domanda: quanto erano burine quelle cene eleganti?

Non ti puoi aspettare nulla dalle persone incoscient­i.

LE FESTE E IL PROCESSO ESCORT

Ora studio il Corano. Non sono una santa. Se avessi fatto una vita normale forse oggi sarei addormenta­ta

IL FIGLIO DESIDERATO

Silvio era pieno di donne, non avevo più rapporti con lui. Propose la fecondazio­ne assistita. Non è andata Il film ‘Loro 1’? Non l’ho visto, ma mi dipingono come non è emerso in nessuna carta processual­e La casa avuta da Berlusconi tramite bonifici a società farlocche? Non so, è stata un’idea di Ghedini

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Ansa Come eravamo Berlusconi, Began e Clooney
 ?? Ansa/Fiorito ?? Polvere di stelleLa Began con B. e Clooney. A fianco, una scena di “Loro 1”: Smutniak che interpreta Kira (personaggi­o che ricorda la Began) e Scamarcio nel ruolo di un imprendito­re (Tarantini?)
Ansa/Fiorito Polvere di stelleLa Began con B. e Clooney. A fianco, una scena di “Loro 1”: Smutniak che interpreta Kira (personaggi­o che ricorda la Began) e Scamarcio nel ruolo di un imprendito­re (Tarantini?)
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