Omissis, misteri e presunti mandanti: la grande caccia alle liste di senzadime.it
La pagina sulle posizioni pro e contro grillini manda in tilt i dem
Riprendendo
una massima dell’ind imen tica to Groucho Marx, Alberico De Luca dice “citatemi dicendo che sono stato citato male”. E, tra ieri e oggi, di citazioni questo 35enne brindisino ne avrà da conteggiare parecchie.
È lui che, sabato scorso, ha messo in piedi la pagina web s en za di me . i t. Nell’a nn unciarla, spiegava: “Visto che non ci ascoltano, proviamo a organizzarci. Sto provando a raccogliere l’orientamento dei componenti della #direzionePd sull’accordo con il M5S. Confido nel vostro aiuto, chiediamogli di prendere posizione. Adesso”. Da quel giorno, ha cominciato a raccogliere e pubblicare le diverse dichiarazioni degli e- sponenti dem. Su Twitter, già il primo maggio, c’era chi gli segnalava imprecisioni ed errori e lui, puntuale, rispondeva “aggiorno subito”. Poi, ieri, quando i democratici hanno visto online gli e- lenchi completi di chi era favorevole o contrario al dialogo con i 5Stelle, si è scatenato il caos. Tanto che le liste, già in mattinata, sono state cancellate. La caccia al “mandante”, però, era già comin- ciata. E tutti si dicevano pronti a scommettere che dietro quell’indirizzo web si nascondesse un renziano doc. Eppure, Alberico De Luca non sembra avere il patentino di fedelissimo di Matteo. Anzi, quando arrivò alla guida del partito, il militante di Fasano, pubblicò un fotomontaggio del segretario con le sembianze di Kim Jong- un, il dittatore nordcoreano. Alberico De Luca – a dispetto della campagna fatta per il No al referendum costituzionale – non è di certo un simpatizzante del Movimento 5 Stelle. E a Fasano c’è chi lo descrive ad- dirittura come un elettore di LeU. Impossibile saperne di più: ieri, De Luca, non ha voluto dare spiegazioni. Si è limitato a rispondere via Twitter al deputato Ivan Scalfarotto, che attaccava l’operazione di w ww . s en za dime.it: “Sono riportati gli orientamenti dei membri della Direzione che hanno scelto di esprimere PUBBLICAMENTE la loro legittima opinione – ha scritto De Luca – Sui nomi ci sono i riferimenti e i link ai tweet e alle dichiarazioni. Che male c’è a informare gli elettori?”