Il Fatto Quotidiano

“La nuova legge elettorale è impossibil­e: voto subito”

Luigi Di Maio Dopo il fallimento delle trattative di governo, il capo politico dei 5 Stelle chiede a Mattarella di tornare subito alle urne

- » LUCA DE CAROLIS

■ Per il capo politico del Movimento “Renzi e B. sono d’accordo, Salvini decida se aiutarli o no”. E chiede al Colle elezioni-bis immediate: “Il limite dei 60 giorni è in un regolament­o ministeria­le, si può votare subito”

“Berlusconi e Renzi sono d’a ccor do. Ora sarà Salvini a decidere se aiutarli o meno a fare un governo contro di noi. Stanno già cercando il pretesto, le riforme o una nuova legge elettorale. Ma una nuova legge non si può fare, ci infileremm­o in un inferno. Bisogna tornare al voto, il 24 giugno”. Luigi Di Maio parla con toni da trincea, perché è in trincea che vuole portare il M5S: “Noi diciamo no a un nuovo Nazareno, magari con Giorgetti premier come ho letto oggi sul Corriere della Sera. E sarebbe ancora peggio un governo di scopo, di tregua o con qualsiasi altra formula: se con 120 parlamenta­ri abbiamo fatto perdere la metà dei voti al partito di governo, con 338 eletti non gli faremmo passare neanche un provvedime­nto”.

Di Maio, il Colle valuta un governo di tregua.

I retroscena lasciano il tempo che trovano. Dal Quirinale non ci è mai arrivata alcuna richiesta in tal senso, e con il presidente della Repubblica siamo sempre stati molto chiari. Abbiamo fatto il massimo per arrivare a un governo. E i limiti del M5S si conoscevan­o, dal primo giorno. Ma un governo tecnico potrebbe essere necessario. Aspettiamo cosa deciderà il Quirinale. Però ricordo che questo tipo di esecutivi hanno solo tagliato diritti sociali, in nome di un’austerity che non è più un principio neanche dell’Europa, ma qualcosa che è nella mentalità dei partiti. Lei ha posto tanti veti e una condizione irrinuncia­bile: lei a Palazzo Chigi. Non ha agevolato, non crede? Rivendico con orgoglio il no a Berlusconi. E il mio nome come premier non è mai stato il problema.

Salvini non l e h a mai chiesto un p a s s o i ndietro? Lui mi ha sempre proposto un accordo con tutto il centrodest­ra, per un governo guidato da un esponente della loro coalizione. Non mi ha mai chiesto un altro nominativo. La più grande bugia è che tutto sia saltato perché io volevo fare il premier a tutti i costi. Il segretario della Lega non le ha mai promesso un passo di lato di Berlusconi? Durante il secondo giro di consultazi­oni sembrava vicino. Mai. Mi ha sempre ripetuto: ‘Troveremo una soluzione’. Ma non è mai arrivata. E con Berlusconi nel governo non avremmo mai portato a casa nulla per i cittadini.

Però lei durante le consultazi­oni è arrivato ad ammette-

L’ex candidato “Il tavolo non è saltato perché volevo essere a tutti i costi io il premier”

IL PASSO DI LATO DI B. Matteo Salvini in quei giorni mi ha sempre ripetuto: ‘Troveremo una soluzione’ Ma questa soluzione non è mai arrivata

re che avrebbe accettato un appoggio esterno di Berlusconi e Meloni. Ergo, trattavate anche con loro.

No, ho solo detto che avremmo considerat­o non ostile il sostegno esterno a un governo con i nostri programmi. Non parlavate più di conflitto di interessi, e un ex giornalist­a del Tg5, il deputato Emilio Carelli ha detto: “Non vogliamo attaccare Mediaset”. Volevate convincere B. a farsi da parte. Non è così. La legge sul conflitto d’i nt eressi è fondamenta­le per noi. E Carelli ha spiegato che non l’avremmo fatta contro Berlusconi, ma sempliceme­nte contro chiunque si trovasse in una determinat­a situazione.

Perché con Salvini non avete rotto prima?

Noi abbiamo provato a formare un governo, basandoci su un contratto con cose da fare per gli italiani. Ma è ormai chiaro che in tutti questi giorni Renzi, Berlusconi e Salvini si sono sempre sentiti con lo scopo di impedirci di governare. Volevano solo perderete tempo, per arrivare alle Regionali in Friuli.

La vostra base si è infuriata per la trattativa con il Pd. Lo so. Era l’ultima cosa che volevamo fare, perché sui ter- ritori combattiam­o i loro governator­i e sindaci che svendono i nostri diritti, e sappiamo che sono quelli delle banche. Infatti li volevo vincolare a un accordo, non era un’alleanza. I vostri attivisti preferisco­no la Lega: perché?

Perché Salvini è sembrato una novità. Ma ora lo stiamo conoscendo. Però sembravate credere a un’intesa col Pd.

Pensavo che il senatore semplice Renzi potesse permettere un processo di rinnovamen­to nel Pd, accettando un’autocritic­a dopo la batosta elettorale. Poi però è andato in tv e ha rotto tutto, prima della direzione del Pd. Ma anche il Colle aspettava la loro direzione: i dem avevano fatto capire di attenderla. In Friuli siete andati malissimo. Brutto segnale, no?

Il risultato è in linea con le Amministra­tive del 2017. Noi andiamo male in questo tipo di elezioni perché non abbiamo liste civetta, che truffano i cittadini. E ora? Renzi, Lega e FI faranno un governo assieme?

I due sconfitti, Renzi e Berlusconi, stanno provando in tutti modi a fare un esecutivo per tenere fuori il Movimento. E Salvini glielo permette. Salvini rifiuta il Pd.

Io so che lui non può liberarsi di Berlusconi, per motivi politici e probabilme­nte anche personali. Non è libero. Il leghista Fedriga ha aperto

a un governo a tempo per la legge elettorale. Ma quale tempo? Se iniziano, non mollano il governo neanche morti. Ma una nuova legge serve, non crede?

Non si può fare, perderemmo anni a discuterne. Già mi immagino Salvini dirmi: ‘Io sono per il premio di lista, ma Berlusconi lo vuole per la coalizione’. Quindi nuove elezioni? A giugno non si può, le norme sul voto all’estero impongono un preavviso di almeno 60 giorni. No, si può votare il 24 con i ballottagg­i. Quelle norme sono in un regolament­o ministeria­le, che non può impedire l’esercizio del diritto al voto, diritto costituzio­nale. Lei invoca il voto a breve anche per poter fare più facilmente una deroga all’obbligo dei due mandati. Non è certo un problema. Su questo dovrà decidere il garante, Beppe Grillo, perché io sono in chiaro conflitto d’interessi. Ma io auspico che la regola possa rimanere. In una email ai parlamenta­ri si lamenta dei tg Rai e promette che presto sostituire­te tutti i direttori. Sarà vendetta, con lottizzazi­one. No, ho solo detto che applichere­mo una legge per eleggerli con criteri meritocrat­ici e non più politici. Quindi qualcuno potrebbe anche non restare.

IL SECONDO FORNO Pensavo che Renzi potesse permettere un processo di rinnovamen­to nel Pd e facesse autocritic­a Poi però è andato in tv e ha rotto tutto

Berlusconi e Renzi sono d’accordo, è evidente: ora sarà la Lega a decidere se aiutarli a fare un governo

Sul doppio mandato deciderà il garante Grillo, io sono in conflitto d’interessi Ma per me la norma può restare

 ?? Ansa ?? Candidato premier Luigi Di Maio
Ansa Candidato premier Luigi Di Maio
 ?? Ansa ?? Fine corsa Chiusi entrambi i “forni”, finisce per Di Maio il sogno di andare al governo
Ansa Fine corsa Chiusi entrambi i “forni”, finisce per Di Maio il sogno di andare al governo
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy