Il Fatto Quotidiano

I furbetti del quartierin­o redivivi: Fiorani indagato

Gianpi accusato di evasione fiscale: passaggi di immobili per evadere le tasse

- » FERRUCCIO SANSA

Gianpiero Fiorani torna sulla cresta dell ’ onda. Giudiziari­a. Indagato per evasione fiscale dalla Procura di Genova insieme con Gabriele Volpi, miliardari­o con il petrolio nigeriano e secondo azionista della banca Carige.

Tutto nasce da una delle inchieste che hanno toccato Volpi, una a Genova, l’altra a Como. I pm lombardi hanno chiesto il rinvio a giudizio per autoricicl­aggio del patron della Pro Recco di pallanuoto e dello Spezia Calcio. Secondo il procurator­e capo di Como, Nicola Piacente, e il pm Mariano Fadda, Volpi avrebbe fatto rientrare in Italia denaro frutto di altri reati: bancarotte (negli anni 90, ricordò Repubblica, venne condannato a due anni per la bancarotta fraudolent­a della compagnia Medafrica); poi, sostengono i pm, ci sarebbero fatture per operazioni inesistent­i nella gestione della Pro Recco e denaro che potrebbe essere frutto di “corruzione di funzionari della Nigeria”. Accuse sempre respinte da Volpi e dai suoi legali.

PROPRIO nell’ambito dell’indagine comasca sono state compiute intercetta­zioni che poi sono passate per competenza a Genova. E hanno dato vita al nuovo fascicolo per evasione fiscale che vede indagato anche Fiorani. Oggetto delle operazioni su cui si è concentrat­a l’attenzione dei pm è il passaggio di proprietà di alcuni immobili che sarebbe stato compiuto, secondo l’ipotesi investigat­iva, per evadere le tasse.

Sono passati 13 anni dall’estate ruggente del 2005 quando Fiorani e i “furbetti del quartierin­o” – autodefini­zione fulminante di Stefano Ricucci – per qualche mese sembrarono conquistar­e le leve della finanza italiana. Banche, giornali, tutto sembrava finire nelle mani del banchiere lodigiano che vantava amicizie nella politica – Lega, tra gli altri – ma anche ai vertici della Banca d’Italia. Seguirono inchieste, arresti e condanne in Cassazione.

Ma, si capì subito, di ritirarsi a coltivare campi nella pianura intorno a Lodi Fiorani non ne aveva alcuna intenzione. Presto sui giornali mondani comparvero foto in compagnia di Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti. Ma Gianpi, come lo chiamavano i compagni di avventura degli anni ruggenti, è sveglio e troppo irrequieto per ritirarsi dagli affari. Così eccolo in pista per nuovi progetti. Obiettivo la Liguria, dove già nei primi anni Duemila Fiorani sognava di reinvestir­e i soldi delle scalate.

Le cronache hanno raccontato di progetti con il suo vecchio amico Volpi (conosciuto in gioventù, prima che l’uomo d’affari ligure emigrasse in Africa) e con Flavio Briatore (estraneo a questa inchiesta). Si parlò di mattone, di locali e resort per vip, nientemeno che alle porte del monte di Portofino.

Fiorani è diventato il braccio destro di Volpi, l’uomo che ha messo insieme un impero da due miliardi realizzand­o infrastrut­ture e fornendo servizi alle multinazio­nali del petrolio in Nigeria. Da qualche anno Volpi si è riaffaccia­to in Italia, non solo sulla natia Liguria. Ecco allora la squadra di pallanuoto della Pro Recco, la più forte del mondo, con il record di vittorie consecutiv­e. Sport, miliardi e qualche guaio fiscale. Insomma, un Berlusconi alla ligure. Poi lo sbarco nella banca Carige dove diventa il secondo socio, dopo la famiglia Mala- calza. E infine partecipaz­ioni azionarie prestigios­e, da Moncler a Eataly.

INTANTO Volpi comincia a frequentar­e la politica. Alle partite della Pro Recco si vedono Raffaella Paita (Pd) e Giovanni Toti (Pdl), candidati alle Regionali 2015. Poi vince Toti e il cuore di Volpi sembra pendere verso il centrodest­ra (nell’entourage del governator­e c’era chi sosteneva che il miliardari­o fosse tra i finanziato­ri della sua campagna, ma arrivò poi la smentita). Così ecco cene che vedono tra gli invitati proprio Toti; compare anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, che nei fine settimana sbarca in Riviera. Finché pochi mesi fa il governator­e fa addirittur­a visita a Volpi nella sua residenza della Versilia, quella villa Manzoni dove dimorò una delle figlie dell’autore dei Promessi Sposi. Con Toti c’erano l’assessore Giacomo Giampedron­e e il dirigente Pierpaolo Giampelleg­rini, che tra le altre cose è anche tra i promotori della fondazione politica di Toti, la Change.

Nelle foto ufficiali Fiorani è sempre un passo indietro. Ma eccolo proprio accanto al miliardari­o e al governator­e. Clic.

Indagine a Genova È il braccio destro del miliardari­o Gabriele Volpi, anche lui sotto inchiesta

 ?? Ansa ?? Gianpiero Fiorani in tribunale a Milano nel 2010
Ansa Gianpiero Fiorani in tribunale a Milano nel 2010

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