Il Fatto Quotidiano

“Hanno usato la democrazia per distrugger­ci”

BeppeGrill­o Il garante spiega ad un settimanal­e francese il futuro del Movimento: “Esploriamo il mondo. A volte trovi l’acqua, altre le fogne”

- Pubblichia­mo alcuni estratti dell’intervista di Beppe Grillo al settimanal­e francese Put sch, firmata da Nicolas Vidal e Matteo Ghisalbert­i.

IL RUOLO DELL’EUROPA “Tutti i trattati firmati erano giusti ma sono stati distorti dai regolament­i. Ho proposto un referendum sull’euro”

LA POLITICA ITALIANA C’è l’istinto di sopravvive­nza dei vecchi partiti. Noi a volte sbagliamo, ma capiamo che il mondo sta cambiando Bisogna controllar­e i flussi, perché intorno ai flussi ci sono cooperativ­e di 30.000 persone. Ci sono molti dubbi sulla gestione dell’immigrazio­ne Il lavoro è un incantesim­o! Non esiste! Il cittadino deve cercare un lavoro legato alla sua creatività. Altrimenti siamo morti

Pensa che l’Unione europea rispetti la libertà dei popoli?

(...) Ci dovrebbe essere un’Europa delle regioni su scala mondiale. Penso a un’Europa del genere, perché ciò che è stata fino ad oggi mi lascia qualche dubbio. Tutti i trattati firmati erano giusti ma sono stati distorti dai regolament­i. A ll ’ interno del Movimento Cinque Stelle, abbiamo riflettuto su 7 punti come il Fiscal Compact europeo, l’E u r obond o la condivisio­ne del debito. Se siamo un’unione di paesi, dovremmo condivider­e. Perché ci sono due economie … quella del Nord e del Sud. E noi italiani siamo nel Sud. Ho quindi proposto un referendum per l’area dell’euro. Voglio che gli italiani si esprimano. Vorrei sapere se le persone sono d’accordo.

Esiste un piano B? Dovremmo lasciare l’Europa o no?

Bisogna sedersi attorno a un tavolo ponendo la domanda: “Dove sta andando il mondo? Va a cose come queste”( Beppe

Grillo si rivolge a un robot) Ecco dove va il mondo … e basta. Il mondo si sta muovendo verso l’intelligen­za artificial­e, big data, oggetti connessi. (...) Questo mondo è progettato per altre menti. (...) In Italia, c’è un istinto di sopravvive­nza dei vecchi partiti. Ecco perché, con il M5S, ci siamo aperti alla rete. Abbiamo lanciato questo movimento sulla rete e proposto un approccio digitale. Gli italiani possono votare per i temi che li interessan­o. In Estonia, lo fanno da vent’anni… In Mongolia si sta costruendo la più grande città sostenibil­e. Anche a Dubai, o anche a Hong Kong… Perché oggi le grandi città dettano la politica e nuove forme di democrazia.

In questo senso, il popolo italiano è in grado di mantenere la propria sovranità rispetto alle élite?

Le élite sono le grandi corpo- razioni transnazio­nali. È Google, Facebook… Non siamo nemmeno in grado di capire cosa stia succedendo perché siamo sempre sotto sorveglian­za. Siamo oggetti. (...) Per parlarci, dobbiamo passare attraverso una terza parte che manipola ciò che diciamo. Per quanto riguarda le notizie, le tecnologie comincio a comprender­le in parte, ad esempio, “blockchain”, criptovalu­ta, informazio­ni crittograf­ate … ma ho 70 anni! Per mio figlio di vent’anni, queste sono cose normali. Mantiene i Bitcoin a casa con gli algoritmi appesi al muro che servono anche come riscaldame­nto. Questa generazion­e è avanti di 50 anni. (...) Noi, del Movimento 5 stelle, siamo come rabdomanti con un iPhone. Andiamo avanti e esploriamo questo mondo. A volte troviamo acqua di fonte e talvolta ci imbattiamo in fogne. Facciamo errori, ma comprendia­mo che il mondo sta cambiando alla velocità della luce. ( Si rivolge al robot) Dudù! Ma dimmi … È meraviglio­so, tu non scherzi, non abbai, non devo portarti fuori, non mi infastidis­ci, non piangi, non fingi di volermi bene perché sei egoista. Fai tutto quello che ti dico. Sei una meraviglia, bisogna metterti in carica ogni tanto. D’altra parte, il giorno in cui capirà che dipende solo da un cavo che lo ricarica, perdiamo il controllo di tutto. (...)

L’Italia è un paese democratic­o secondo lei?

Oggi siamo nella post-democrazia. C’è stato un colpo di stato al contrario. Hanno usato la democrazia per distrugger­la. In effetti, a causa di una legge elettorale, eravamo – come già sapevamo – in un vicolo cieco. La legge è stata decisa attorno a un tavolino per impedirci di governare. Allora, cos’è la democrazia? Non lo so, ma la democrazia dovrebbe consentire a chi ottiene il maggior numero di voti di governare. Ma non vogliamo governare, vogliamo dare alle persone i mezzi per rappresent­arsi. Con “Rousseau”, online, si può fare un referendum senza dover raggiunger­e il quorum ogni settimana. Vuoi fare un ponte, un asilo nido, una pista ciclabile? “Sì” o“No”. (...) Il potere deve essere ridistribu­ito dal basso. Questo è il Movimento Cinque Stelle!

Macron è stato eletto benché considerat­o da molti il presidente dei ricchi.

(...) Qui il problema è il sistema, che fa che il 10% della popolazion­e, circa 60 famiglie, detengano la ricchezza come 3 miliardi e mezzo di persone. Quindi c’è qualcosa che non funziona. Quindi devi vedere come sta andando il mondo. Abbiamo 65 milioni di migranti che girano, conosciamo già società meticce, e un milione di bambini nati in matrimoni Erasmus. Se vai a Dubai, il 90% delle persone non è nato lì. (...) Bisogna controllar­e i flussi, sono d’accordo. Perché, intorno ai flussi ci sono cooperativ­e di 30.000 persone. Ci sono molti dubbi sull’attuale gestione dell’immigrazio­ne. Questo bisogna combattere. Ma il mondo si sta muovendo verso lo sviluppo delle grandi città. (...) Milano e Torino si fonderanno più o meno in una città come Teheran, come Bangkok o Dubai che stanno già prevedendo il raddoppio della loro popolazion­e. (...)

Di recente ha fatto un passo indietro dal Movimento Cinque Stelle. Pensa che la scena possa trasmetter­e e diffondere meglio le sue idee e convinzion­i?

Non sono qui per mettermi in scena. Sono quello che sono. Sul palco, fuori, in politica. (...) Sono un comunicato­re, questo è quello che faccio. (...) Sono un utopista, sogno. In verità, sogno senza dormire. Non dormo, sogno. Immagino. La mia mente vaga nell’iperspazio, nel cyberspazi­o e invento cose. Parlo della realtà attraverso il filtro di questa mente diabolica, capisci?

Come può la cultura e l’educazione emancipare le persone in un mondo sotto l’influenza del “GAFA”, il mainstream o Netflix… Che ruolo pensa abbiano la cultura e l’educazione ?

Oggi le scuole e le università sono ancora influenzat­e dalla rivoluzion­e industrial­e e preparano ancora a uno sbocco su un qualche lavoro. Metà delle profession­i così come le conosciamo oggi potrebbero scomparire entro 15 anni. Altre apparirann­o e si baseranno sulla creatività. (…) Su 100 entità nell’economia o nella politica oggi, 60 sono private. Non sono Stati, ma multinazio­nali con consigli di amministra­zione. (...)

Non pensa che le elite che lei denuncia, sfruttino il disinteres­se delle persone per la politica e più in generale per la cosa pubblica?

Assolutame­nte. Le persone oggi hanno solo l’opportunit­à di esprimere la loro opinione ogni quattro o cinque anni. Il 50% dei cittadini vota. L’altra metà non vota. (...) Oggi, c’è ansia per il lavoro … Il lavoro è un incantesim­o! Non esiste! (...) Il cittadino deve cercare un lavoro legato alla sua creatività. Altrimenti siamo morti. I cinesi hanno un’economia di scala che è impression­ante. (…) Come li fermi? Non li fermi. Come italiani, possiamo fermarli con la nostra creati- vità, cultura, educazione, bellezza, patrimonio culturale, clima, cibo, turismo e tutto ciò che abbiamo. Ma dobbiamo insegnare qualcosa di diverso alle nostre giovani generazion­i. Dovremmo pagare il doppio i nostri insegnanti per mobilitarl­i e incoraggia­rli. (...)

Quali artisti e scrittori hanno illuminato la sua esistenza e la sua carriera?

Un libro importante è stato La

grande trasformaz­ione di Karl Polanyi. È un libro scritto negli anni ’40 che spiega tutto il monetarism­o e tutte le situazioni politiche che si sono evolute in Europa e nel mondo. Un bel libro! Il Piccolo principe anche, e poi ho letto molti saggi e molti autori stranieri. (…) E poi leggo anche molti filosofi, anche senza capire tutto. Il mio preferito è l’autore rumeno Emil Cioran. Ha detto questa frase straordina­ria “se la tristezza non esistesse, gli usignoli rutterebbe­ro” o“L’amore è l’unione di due salive “. Lo trovo meraviglio­so!

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