L’INTERVISTA EROICA DEL FEDELE CAZZULLO
MOMENTI di altissimo giornalismo al “Festival della tv” di Dogliani: Aldo Cazzullo intervista Fedele Confalonieri. La firma del Corriere della Sera e il presidente di Mediaset, storico amico di Berlusconi. Chi se l’aspettava: il giornalista incalza Confalonieri, costringendolo a un ritratto tutt’altro che agiografico: le domande sono cattivissime. Del tipo: “Con Silvio andava all’oratorio?”, “giocavate a pallone insieme?”, “È vero che da ragazzi andavate in tram a San Siro?”. Anche su Mediaset Cazzullo è scomodo: “Quando hanno arrestato Bolloré in Francia a voi non è dispiaciuto molto... Qualche problemino giudiziario ce l’ha...” (B. invece è incensurato). Si arriva per inerzia alle questioni scottanti. “Del caso Dell’Utri che idea si è fatto?”, “È uno scandalo” risponde Confalonieri. Il fatto che sia in carcere, ovviamente ( Cazzullo muto). Poi si fa intraprendente e inchioda: “Lei ha mai avuto sentore di mafia attorno alle sue aziende?”. Risposta: giammai. Trattativa Stato-mafia, Confalonieri contrattacca: “Le sentenze non si discutono ma visto che non ci sente nessuno”... Cazzullo incoraggia: “Discutiamone!”. La trattativa, va da sé, è un'invenzione. Ma il giornalista ha un asso nella manica: “Certo però Mangano...”. Confalonieri non si scompone: “Marcello è di Palermo e ha preso Mangano, fosse stato di Bergamo avrebbe preso un bergamasco”. Chapeau.