Diritti televisivi, dalla Lega di A quasi ultimatum agli spagnoli
La Serie A aspetta MediaPro, la società che si è aggiudicata i diritti tv del calcio italiano per 1,05 miliardi a stagione, ma per il mo men to non ha ancora pagato (solo un anticipo da 64 milioni). Aspetta i suoi soldi. In attesa del giudizio del Tribunale di Milano sul bando contestato da Sky e sospeso dai giudici, la Lega ha dato 15 giorni agli spagnoli per depositare la fideiussione, congelata dopo il ricorso.
Sembra un ultimatum, ma è anche un’attestazione di fiducia: i presidenti potevano portare subito in tribunale gli spagnoli, ma la loro offerta fa gola. E poi la scadenza non prevede sanzioni: al termine la causa non partirà in automatico, come avrebbero voluto i club pro Sky capeggiati da Roma e Juventus. Ci vorrà un’altra assemblea e non c’è nulla di scontato. Nemmeno la fideiussione, come ha fatto notare il solito Claudio Lotito: “Agli altri non l’abbiamo mai chiesta, perché fare tanto i fiscali con gli spagnoli?”. Un motivo in più per aspettare il giudizio del tribunale (tra oggi e domani) ed incrociare le dita. Le alternative sono poco rassicuranti: o trattativa privata con Sky o canale tematico con MediaPro. Tutto rinviato al 22 maggio, giorno della prossima assemblea, anche la governance.
Il presidente Gaetano Miccichè non può insediarsi fino a quando non saranno nominati i membri del consiglio e dà segni di impazienza: “Non sono venuto a perdere tempo, se non cominciamo a lavorare me ne vado”. Ma la Serie A pensa solo ai soldi dei diritti tv. L’unica buona notizia viene dalla Coppa Italia: per respingere l’assalto Mediaset, la Rai sborserà di 35,5 milioni di euro a stagione fino al 2021 (+60% rispetto al passato), oltre 100 in totale. Comunque spiccioli, in confronto al miliardo del campionato che non fa dormire i presidenti.