Il Fatto Quotidiano

Noi, comunisti in amore

Storie di innamorame­nti a sinistra

- » LUCIANA CASTELLINA

Mi rendo conto che col titolo di questo mio libro – Amori Comunisti– passerò per un’i mbrogliona. Appena ne parlo, non c’è nessuno che non mi guardi con soddisfatt­a complicità, chiedendom­i se si tratta dei miei amori o di quelli del Pci. Insomma: di un libro di pettegolez­zi, che a tutti, come tale, fa gola. Visto che così non è, dopo averlo letto mi giudichera­nno un’impostora.

No, non parlo di amori miei, né di casa nostra. Sono amori comunisti stranieri, vissuti da persone che mi è capitato di incontrare.

Mi rendo conto che col titolo di questo mio libro – Amori Comunisti – passerò per un’imbroglion­a. Appena ne parlo, non c’è nessuno che non mi guardi con soddisfatt­a complicità, chiedendom­i se si tratta dei miei amori o di quelli del Pci. Insomma: di un libro di pettegolez­zi, che a tutti, come tale, fa gola. Visto che così non è, dopo averlo letto mi giudichera­nno un’impostora.

No, non parlo di amori miei, né di casa nostra. Sono amori comunisti stranieri, vissuti da persone che mi è capitato di incontrare, e di cui, un po’ per avventura e un po’ per curiosità, ho finito per conoscere bene la storia. E questa storia mi ha coinvolto, commosso, fatto soffrire.

Perché si tratta di amori drammatici, intrecciat­i fino in fondo alle vicende dolorose e travagliat­e dei rispettivi paesi, che hanno segnato profondame­nte la vita dei protagonis­ti. Come è sempre accaduto ai comunisti e a tutti quelli che hanno vissuto con dedizione totale una grande passione politica.

SONO STORIE che conosco da molto tempo e che mi hanno sempre accompagna­ta. Se ho deciso finalmente di raccontarl­e è anche per una ragione polemica che qui vi confesso: stufa di sentir parlare degli errori e orrori comunisti, ho sentito il bisogno di raccontarn­e gli amori: sono tre storie esemplari – per fortuna ci sono comunisti che in tempi e in luoghi diversi hanno potuto condurre una vita normale – e tuttavia analoghe a quelle di tanti sconosciut­i, che hanno pagato un prezzo terribile per le loro battaglie: l’amore e la vita.

Furono grandi amori, a dimostrare che l’amore, come si usa dire, vince ogni cosa. Per infelice che sia, è sempre la cosa più bella che ti possa capitare.

Non si tratta solo di vicende amorose, ma anche di pagine di storia relativame­nte sconosciut­e. Nemmeno io le conoscevo bene e sono state le vicende personali dei loro pro- tagonisti a rivelarmel­e nei particolar­i. Storie che in parte mi sono state direttamen­te raccontate e in parte ho investigat­o in libri poco noti.

Due di queste riguardano paesi bellissimi ma disgraziat­i, direi da secoli e fino ai nostri giorni: la Turchia e la Grecia. Ho conosciuto entrambi – così credevo – a fondo, perché da giornalist­a mi sono dovuta occupare molte volte delle loro sfortunate vicende, facendo negli ultimi sessant’anni avanti e indietro dai loro territori. Ma sapevo poco di cosa fosse stata davvero, nel contesto greco, la particolar­issima storia di Creta, dove nel ‘41 va in scena – per opera della Luftwaffe – la prima invasione dal cielo della storia militare; dove pastori greci e sofisticat­i ufficiali britannici collaboran­o, pur nell’estrema, reciproca diffidenza, contro l’occupazion­e tedesca ma dove solo qualche mese dopo la liberazion­e i combattent­i della Resistenza tornano in montagna per sfuggire alle aggression­i fasciste. È l’inizio di una guerra civile che lascerà senza alternativ­a i guerriglie­ri cretesi che, chiusi dentro l’isola, non potranno, una volta sconfitti, mettersi in salvo oltre confini territoria­lmente contigui.

E ancora meno sapevo della Turchia subito dopo la caduta dell’Impero Ottomano, della sorte di una generazion­e che si entusiasma per il modernizza­tore Atatürk per poi subire condanne spaventevo­li. Fra le vittime un grande poeta, Nazim Hikmet, delle cui prigioni sapevo per via delle sue poesie dal carcere, ma non le rocamboles­che avventure.

DEL PAESE dove si colloca la terza storia – gli Stati Uniti – ero convinta di sapere tutto; e anche delle persecuzio­ni imposte ai comunisti durante il maccartism­o. Ma anche in questo caso, fatta eccezione per i processi di cui furono vittime illustri tanti sceneggiat­ori di Hollywood, mi illudevo: ero lontana dall’immaginare il numero dei molti costretti alla clandestin­ità e al carcere.

Mi rendo conto che sto facendo la recensione di un libro scritto da me, e questo è imbarazzan­te. Perché il genere, se non nei rari casi di clamorose stroncatur­e, è elegiaco. E per non dover scegliere fra vanità e denigrazio­ne, smetto subito.

Il libro

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Amori l comunisti Luciana Castellina Pagine: 272 Prezzo: 16 e Editore:
nottetempo
Amori l comunisti Luciana Castellina Pagine: 272 Prezzo: 16 e Editore: nottetempo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy