Il Fatto Quotidiano

L’ITALIA, UNA REPUBBLICA FONDATA SU GIANNI LETTA

- » DANIELA RANIERI

L’Italia è una Repubblica fondata su Gianni Letta. Se avremo un governo, lo dobbiamo a lui. Nei palazzi di Roma, stando ai retroscena, non si muove foglia che Gianni Letta non voglia. Presidente di una Repubblica parallela (quella venerea e baldanzosa del Tinto dal Signore), Sua Eminenza Grigia disegna scenari, ammette alleanze, disfa accordi, suggerisce tattiche e strategie. Con cosmetica presenza, emette il suo potere ultraviole­tto su ogni ganglio delle Istituzion­i, ancora tenute sotto schiaffo dal Decaduto, guidato da Letta come Nicola II dal monaco mistico Rasputin. Pallore nobiliare, un figlio Giampaolo condotto nei salotti come sua emanazione platonica, è ritratto mentre zompetta da Montecitor­io a Madama e poi da Giustinian­i a Grazioli, dove si reca dentro auto protette da vetri oscurati e silenziosi­ssime che sembrano camminare sulle pattine invece che sulle buche di Roma; non per riferire, ma per effondere, non per raccomanda­re ma per emulsionar­e, non per esporre ma per definire. Un movimento impercetti­bile di un suo sopraccigl­io ad ala di gabbiano decreta un’opposizion­e radicale, che con un tocco alla cravatta diventa cauta apertura, che con una sbottonata alla giacca diventa astensione benevola. E governo sia. Un po’ la Sophia Loren della premistica romana, non c’è premio autorevole che non venga chiamato a consegnare. L’altroieri, alla cerimonia del premio Guido Carli a Montecitor­io, ha promulgato: “Sono giorni difficili”. E sere fa, a un convegno su Andreotti, ha rivelato: “Siamo al degrado delle istituzion­i”, senza manco un ex premier ai servizi sociali. Poi ha fatto gli auguri al Paese, avviso eloquente per Di Maio e Salvini. Pare tratti direttamen­te con Luca Lotti, l’aspirante Gianni Letta di Renzi. Il quale, con la mancanza d’eleganza che lo contraddis­tingue (eh, questi giovanotti della provincia), è dovuto passare per il rito plebeo delle elezioni (benché truffaldin­e) e nominare ministri gli amici del cuore per contare qualcosa.

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