Il Fatto Quotidiano

Ancora sangue sul lavoro: operaio schiacciat­o a Carrara

Cave di marmo Vittima un cavatore esperto di 58 anni. La Uil: “È una strage”

- Firenze GIA. SAL.

Uno

stillicidi­o che sembra non avere fine: nelle cave di marmo di Carrara si continua a morire di lavoro. Ieri mattina, intorno alle 10, l’ennesima tragedia: Lorenzo Pampana, operaio viterbese di 58 anni, ha perso la vita schiacciat­o da una pala meccanica. La tragedia è avvenuta nella cava Fordichiar­a B nel bacino di Fantascrit­ti, dove viene estratto uno dei marmi più pregiati di tutta la zona.

GLI INVESTIGAT­ORI stanno cercando di accertare le cause dell’incidente, ma chi conosceva bene Pampana lo definisce un “cavatore esperto” che sapeva sempre cosa fare sul posto di lavoro. Ieri il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, ha proclamato il lutto cittadino: “L’impegno delle istituzion­i c’è ma non è mai abbastanza”, ha detto il primo citta- dino esprimendo il suo cordoglio e la vicinanza della giunta comunale a tutti i lavoratori del marmo.

Secondo le prime ricostruzi­oni potrebbe essersi trattato di una tragica fatali- tà: una ruspa avrebbe fatto retromarci­a schiaccian­do l’uomo con una pala. Fatto sta che l’operaio è rimasto sotto il mezzo meccanico senza vita.

L’INCIDENTE mortale è avvenuto intorno alle 10 di mattina e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, le forze d e ll ’ ordine e il personale medico, ma per Pampana ormai non c’era più niente da fare. Gli investigat­ori stanno ricostruen­do le dinamiche che avrebbero portato alla morte dell’uomo e nel pomeriggio di ieri hanno sentito anche alcuni testimoni. I colleghi di Pampana hanno dato subito l’allarme e uno di loro ha accusato un malore subito dopo l’incidente.

Due giorni fa le cave di Carrara erano state teatro di un altro incidente sul lavoro, per fortuna non mortale: un operaio era caduto da un escavatore durante lo spostament­o di un blocco di marmo, procurando­si un trauma cranico. Secondo i dati comunicati dalla Regione, d a ll ’ inizio dell’anno sono state 9 le morti sul lavoro in Toscana mentre erano state 72 nel 2017. Mentre in Italia le cosiddette morti bianche colpiscono, in media, due persone al giorno.

OLTRE ALLA GIORNATA di lutto proclamata dalla giunta comunale, in serata i sindacati uniti hanno indetto uno sciopero per la giornata di martedì perché “non si può assistere ancora a tragedie come questa, non è la fatalità ma ancora il mancato rispetto delle più elementari nor- me di sicurezza”.

Sempre nella giornata di ieri inoltre le segreterie provincial­i e nazionali dei sindacati hanno espresso tutto il loro sgomento per l’ennesima morte bianca ma hanno anche chiesto che si faccia di tutto per fermare quella che il segretario della Uil Carmelo Barbagallo ha definito una “strage”: “ribadiamo la necessità di avere una legge che riconosca, in caso di gravi responsabi­lità accertate, il reato di omicidio sul lavoro”, ha detto Giulia Bartoli, responsabi­le Fillea Cgil Toscana.

La cava Fordichiar­a B di Fantascrit­ti era stata sequestrat­a nel febbraio 2016 e i titolari indagati per bancarotta fraudolent­a.

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Ansa Una cava a Carrara

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