Il Fatto Quotidiano

Quando un temporale può cambiare la Storia

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DA NAPOLEONE A HITLER. Tra gli storici c’è chi sostiene che le previsioni meteo abbiano cambiato la Storia. A cominciare da una delle battaglie che hanno deciso il corso dell’Ottocento: Waterloo. Da una parte del campo di battaglia i francesi guidati da Bonaparte, dall’altra inglesi e prussiani. Era il giugno 1815. Napoleone per sconfigger­e il nemico contava su due armi: l’artiglieri­a capace del micidiale colpo di rimbalzo (la palla di cannone schizzava sul terreno provocando maggiori danni) e la cavalleria particolar­mente veloce. Ma in quell’anno senza estate il meteo decise la storia. E, si dice, gli inglesi furono in grado di prevedere che il 18 giugno sarebbe piovuto. E il terreno sarebbe diventato un pantano togliendo efficacia ai cannoni e ai cavalli francesi.

Accadde anche nel 1944 per lo sbarco in Normandia. Gli alleati attendevan­o da giorni, ma il tempo era pessimo. Il mare troppo mosso impediva lo sbarco. Finché i meteorolog­i inglesi, sempre loro, individuar­ono nella notte e nella mattina del 6 giugno una finestra favorevole: vento debole, mare meno mosso. E nuvole che garantivan­o scarsa visibilità e nascondeva­no le navi ai tedeschi che attendevan­o sulla costa. Così le porte dell’Europa si spalancaro­no davanti alle truppe alleate. aumenti i contatti. Quindi la pubblicità. E qui c’è chi punta il dito su un paradosso: la meteorolog­ia è diventata una scienza più esatta. Ma costosa. Non si guarda più il cielo, come i babilonesi, ma ci sono satelliti (polari e geostazion­ari), navi e aerei, sonde. Tutto a spese dei governi: la Francia ha investito 360 milioni di euro per il suo servizio meteo, la Cina 168.

IN ITALIA – dove tra pubblico e privato ci sono 500 meteorolog­i – si annunciano grandi cambiament­i: a Bologna sta per partire l’Ecmwf (il centro europeo per le previsioni meteo) con enormi computer e centinaia di esperti. Si trovava a Reading in Inghilterr­a, ma, a causa della Brexit, emigrerà da noi. Il centro dell’Aeronautic­a militare finora impiegava qua- si cento persone. È un mondo che cambia rapidament­e: a Trento a settembre nascerà la facoltà di meteorolog­ia, si parla dell’istituzion­e di un albo per meteorolog­i. È stata annunciata la nascita di Italia Meteo, un servizio meteorolog­ico nazionale che risponderà alle specifiche richieste dell’Europa. Senza contare le centinaia di meteorolog­i im-

Le bestie nereNon esiste ancora un cervellone che garantisca per temperatur­e e umidità. Mentre le indicazion­i sono molto precise (al 90%) fino a un giorno, non oltre

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