Una divorziata ha accalappiato l’ultimo principe (roscio)
Non proprio azzurro, piuttosto roscio. Comunque sia, uno degli ultimi principi in circolazione, Harry, se n’è andato sabato scorso, accalappiato da una Cenerentola, divorziata e pure attempatella. Il matrimonio è stato seguito da milioni di persone: nostalgiche e anziane signore, certo, ma anche ragazze ancora incantate dal sogno romantico di un matrimonio d’amore ( e benessere). Bisognerebbe svegliarle dalla loro fantasia onirica, segno di scarso realismo e anche di una certa mancanza di spirito critico o persino ironia? Per certi versi sì: meglio affrontare una realtà fatta di uomini che non ti offrono più manco un caffè, stanno insieme il tempo di un ciclo ovulazione- mestruazione e non hanno alcuna intenzione né di condividere beni (figuriamoci) né di fare bambini che indugiare nel sentimentalismo.
PERCHÉ parliamoci chiaro: insistere sul sogno romantico, in Italia, significa sposarsi con un over sessanta, oppure racimolare il fondamentalista religioso di turno, oppure, ancora peggio, quello che finite le nozze ti considera a servizio e magari è pure un po’violentuccio. E tuttavia, di fronte allo sfilacciamento di ogni forma sentimentale e di ogni regola di corteggiamento – con i suoi meravigliosi tempi lunghi e le sue lettere – viene da rimpiangere il tempo in cui anche il fidanzamento era qualcosa di sacro e l’unione tra un uomo e una donna (rispettata con passione) qualcosa di puro, da cui nascevano molti bambini e che durava tutta la vita. Che poi le cose andassero diversamente lo sappiamo. Ma almeno alle donne veniva – forse – risparmiato lo squallore odierno. Quello dell’uomo che si arrapa in chat, ti incontra mettendo a tuo carico l’apericena, poi scompare a suo piacimento dopo il sesso, perché non vuole impegni. E soprattutto, ha almeno una moglie e altre tre fidanzate.