“Ci siamo visti per due anni a New York: di che parlate?”
AndreaMora Avvocato e professore, è amico del (quasi) premier “Andava a studiare testi che qui non si trovano, mica a fare corsi”
“Nel 2008 e nel 2009 insieme alla mia famiglia ho passato le vacanze estive a New York e a volte andavamo a cena con Giuseppe Conte e la moglie Valentina. Durante quelle cene Giuseppe riferiva delle sue ricerche giornaliere alla Library della School of Law della New York University dove stava approfondendo tematiche di diritto nordamericano. Non capisco tutto questo caos sul suo curriculum riguardo ai suoi soggiorni a New York”.
Andrea Mora è un insigne avvocato civilista con studi a Milano e Parma, ordinario di Diritto civile all’Università di Modena e Reggio Emilia, segretario generale dell’Associazione civilisti italiani–della quale Conte è membro del direttivo, eletto da più di cento professori ordinari – e, soprattutto, conosce bene il premier in pectore.
Professore, un conto è studiare autonomamente nella biblioteca dell’ università, altro mettere nel curriculum “perfezionamento studi giuridici”.
Guardi, i professori italiani che frequentano le università straniere, come del resto accade per i professori stranieri che vengono in Italia, non si iscrivono certo a master o corsi di specializzazione: sono già professori! Semplicemente si aggiornano, studiando autonomamente i temi di loro interesse: ed è esattamente ciò che Giuseppe ha fatto a New York. Di cosa stiamo parlando?
Quando si entra in politica i dettagli sono importanti. Premetto che io sono politicamente indipendente e non schierato, non sono né dei 5 Stelle né della Lega, però leggere le cose scritte su Conte mi ha dato un certo fastidio. Ma come si fa? Lui è un serio professore universitario, mi- ca un millantatore.
Il New York Timessc rive che negli archivi dell’università newyorchese non c’è traccia del suo nome.
E dove dovrebbe figurare? Come ho detto ha studiato in modo indipendente. Guardi, in quel periodo frequentavano New York altri illustri giuristi italiani, tra questi il professor Massimo Proto e il professor Giovanni Iudica, oggi emerito alla Bocconi: tutti potrebbero tranquillamente confermare ciò che dico. Hanno paragonato Conte a Oscar Giannino… Appunto, una cosa ridicola. Giuseppe è un bravissimo professore con tante esperienze importanti, Giannino un bravo giornalista che però risulta essersi attribuito un curriculum da economista che non aveva. Sono due storie totalmente diverse. Dunque la questione di Giuseppe Conte alla New York University è infondata? Assolutamente. Ribadisco: lui andava a studiare sui testi della biblioteca dell’università come fa ogni professore universitario, cercando cose che in Italia non trovava. Dunque la citazione sul suo curriculum è corretta.
Non sarebbe stato meglio chiarire bene invece di lasciare quell’ambiguità? Forse sì, ma se fosse un peccato sarebbe davvero veniale, non sostanziale. Ha un ottimo curriculum, punto.
Lo ha sentito di recente? Sì, una telefonata due giorni fa. Era abbastanza sorpreso di tutto questo clamore, non se ne capacitava. Ho letto che sarebbe amareggiato: io non ho sentito amarezza in lui ma stupore, soprattutto per l’acredine nei suoi confronti. Come ha preso la nomina da parte di Di Maio e Salvini? Era molto contento. Lui doveva fare il ministro, ma dopo il risultato elettorale le cose sono cambiate. Quando gli hanno comunicato che la scelta di fare il premier sarebbe ricaduta su di lui era felice.
Del professor Conte si sa pochissimo, chi è?
Una persona che nella vita ha raggiunto molti risultati, estremamente moderata e, soprattutto, molto perbene. È stato allievo di Guido Alpa, che a sua volta era allievo di Stefano Rodotà, dunque siamo nel solco di una importante tradizione di giuristi.
Un conto è essere un bravo giurista, altro gestire un Paese.
Gli altri che lo hanno preceduto hanno fatto poi così bene? Erano tutti preparati a fare i premier? La verità è che fin tanto che uno non va a Palazzo Chigi non si può sapere se sarà all’altezza o no.
Però gestire un Consiglio dei ministri formato da 5Stelle e Lega non sarà cosa facile.
( sorride) Mi consenta una battuta: Giuseppe ha fatto esperienza nei consigli di facoltà, non sarà tanto diverso.
Ho sentito paragoni con Giannino, una cosa ridicola. Il curriculum è corretto, al massimo c’è un po’ di ambiguità, un peccato veniale