Il Fatto Quotidiano

Diritti tv: Serie A senza soldi Lite continua su MediaPro

Fumate nere La cordata pro Sky guidata da Juve e Roma ha fatto di tutto per rompere con gli spagnoli, ma due giorni di riunioni non sono bastati

- » LORENZO VENDEMIALE

Aun passo dalla rottura definitiva con MediaPro, non ancora fra le braccia di Sky. La Serie è nella terra di nessuno, dove non ci sono soldi dei diritti tv, le squadre sono alla canna del gas e i tifosi non sanno se vedranno il campionato. Da una parte gli spagnoli, che si sono aggiudicat­i i diritti per la cifra record di 1,05 miliardi a stagione ma non hanno depositato la fideiussio­ne, dopo che il tribunale ha sospeso il loro bando per irregolari­tà varie. Dall’altra la pay-tv di Murdoch, che per un anno ha giocato al ribasso, ha tanti amici potenti fra i club (a partire da Juventus e Roma) e fa guerra spietata a qualsiasi competitor che provi ad intaccare la sua posizione dominante.

IN MEZZO la Lega calcio, che anche stavolta non è riuscita a decidere. Dovrà farlo però lunedì, quando MediaPro presenterà probabilme­nte la sua ultima offerta: tutte le garanzie necessarie, a patto di fare il suo canale tematico. Per uscire dallo stallo non sono bastati due giorni d’assemblea e una notte di pressioni: la cordata pro Sky ha fatto di tutto per rompere con gli spagnoli. Tutti d’accordo nel dichiararl­i inadempien­ti, meno quando il commissari­o Giovanni Malagò e il presidente in pectore Gaetano Miccichè hanno forzato la mano per risolvere subito il contratto, così da rientrare in possesso dei diritti e tornare da Sky: servivano 12 voti, la maggioranz­a si è fermata a 11, grazie all’opposizion­e del fronte guidato da Claudio Lotito (Lazio, Milan, Udinese, Chievo e il Torino di Urbano Cairo, vero ago della bilancia). La premiata coppia Malagò-Micciché non si è arresa, e ha preteso di replicare la votazione la mattina dopo, ma l’esito non è cambiato.

La resa dei conti è rimandata a lunedì. Gli spagnoli hanno 5 giorni per convincere i presidenti ( e magari assicurars­i l’appoggio di partner importanti, come Santander, o lo stesso fondo Elliott che è già dietro il Milan). L’argomento può essere uno solo: i soldi, che servono come ossigeno alle squadre per chiudere il bilancio e fare calciomerc­ato. Oggi il cda di MediaPro si riunirà per deliberare il rilancio: niente fideiussio­ne, ma 186 milioni di euro subito come caparra, più altri 200 vincolati in conto corrente al 1° luglio; più i 64 d’anticipo che sono già stati versati, farebbero in totale 450 milioni, una cifra che potrebbe accontenta­re la Serie A.

Da quanto trapela da Barcellona, però, quest’offerta sarà legata alla realizzazi­one del canale della Lega, vero obiettivo del patron Jaume Roures, nonostante l’Antitrust l’abbia vietato. Una mossa da dentro o fuori, in un momento in cui non sembrano esserci i numeri per una scelta così radicale, specie a soli tre mesi dall’inizio del campionato.

Ambigui sul progetto (hanno vinto un bando da semplici intermedia­ri, ma vogliono produrre), confusi nelle comunica- zioni, inaffidabi­li nei pagamenti: c’è chi dice che gli spagnoli accettereb­bero anche una risoluzion­e consensual­e, tornando a Barcellona in cambio di riavere la caparra.

PER ORA restano in campo perché nessuno offre quanto loro. E non si tratta solo del miliardo promesso, che fa gola agli avidi presidenti della Serie A. In ballo c’è soprattutt­o l’alternativ­a al monopolio di Sky: con Mediaset ormai defilata (casualment­e dopo l’accordo per lo scambio di canali, del Biscione non si hanno notizie), senza altri soggetti sul mercato, rompere con MediaPro significa consegnars­i alla pay-tv di Murdoch. Che promette sempre “un’offerta importante” (“fidatevi di me”, dice Malagò), ma diventereb­be di fatto padrona della Serie A. Senza contare l’inevitabil­e contenzios­o che si aprirebbe con gli spagnoli, pronti a loro volta a far causa in caso di interruzio­ne unilateral­e del rapporto. Ormai è diventata una partita che si può solo perdere.

No fideiussio­ne Lunedì prossimo round. I vincitori del bando annunciano altro cash per superare lo stallo

 ?? LaPresse ?? L’ex leader Un operatore di Sky a bordo campo. La pay tv ha perso il bando
LaPresse L’ex leader Un operatore di Sky a bordo campo. La pay tv ha perso il bando

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