Professore-consigliere precipita mentre fa lezione in aula: voleva aprire la finestra, è ferito
L’istituto: “Non doveva essere lì”
▶FACEVA un caldo afoso ieri mattina nell’aula di informatica BC1 dell’Istituto commerciale Colombo di Livorno: “Professore può aprire la finestra?”, hanno chiesto gli studenti. E Marco Cannito, insegnante di diritto ed economia, li ha accontentati. A tradirlo però è stato il ballatoio in cartongesso del primo piano: il solaio non ha retto il peso del corpo e il Professore ha fatto un volo di tre metri atterrando al piano inferiore. L’uomo, 62 anni, ha perso molto sangue ed è stato subito assistito dai volontari della Pubblica Assistenza che lo hanno portato all’Ospedale di Livorno in codice giallo. A chiamare i soccorsi sono stati gli stessi studenti, sottochoc per gli urli del loro insegnante. Cannito, consigliere comunale di “Città diversa”, ha riportato fratture alle costole e a una clavicola e un traumacranico. Le sue condizioni non sono gravi. L’uomo avrebbe tentato di aprire una finestra con un braccio meccanico solitamente usato dai custodi della scuola. Nonriuscendoci ha scavalcato la ringhiera di metallo che lo divideva dalla finestra ma il pannello in cartongesso non ha retto l’urto e Cannito è stato sbalzato al piano di sotto cadendo di schiena. La scuola si è difesa dicendo che quel ballatoio non è praticabile e sarebbe interdetto: “La zona è recintata e sulla porta c’è un divieto di ingresso – ha spiegato la professoressa e collega Antonella Simoncini – per aprire le finestre devono intervenire i custodi”. Imprudenza o meno dell’insegnante, adesso gli ispettori della Provincia dovranno valutare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza: secondo una prima ricostruzione, confermata dalla professoressa Simoncini, l’area sarebbe stata ristrutturata appena due anni fa. Sul posto comunque sono intervenuti subito anche i vigili del fuoco, la polizia e gli ispettori della medicina del lavoro. “L’insegnante ha commesso un’imprudenza”, è il commento del sindaco di Livorno Filippo Nogarin