Il Fatto Quotidiano

Renzi&B. inciuciano su Rai e 007

Renzi e Berlusconi lavorano all’accordo per le Commission­i Bicamerali che spettano all’opposizion­e

- » WANDA MARRA

■ Le manovre dall’opposizion­e. Uno “scambio” per garantirsi reciprocam­ente: Silvio per le sue tv, l’ex premier per raggiunger­e con un fedelissim­o una postazione di “controllo”

Primo, organizzar­si per occupare le Commission­i bicamerali, che spettano all’opposizion­e, ovvero Vigilanza Rai e soprattutt­o Copasir, con la maggior soddisfazi­one per entrambi; secondo, tenersi pronti alle elezioni, se dovesse saltare tutto all’ultimo momento.

Pd e Forza Italia un po’ si coordinano, un po’ litigano. Il braccio di ferro va avanti da settimane sul Copasir, il comitato che vigila sui servizi segreti. Renzi l’ha individuat­o come obiettivo numero uno dal giorno dopo le elezioni. Con l’idea di provare a metterci un fedelissim­o, Luca Lotti. Più una speranza che un progetto, a dire la verità. Troppo legato a lui. Dunque, il nome vero su cui si sta lavorando è quello di Lorenzo Guerini, anche lui molto vicino all’ex segretario del Pd, ma meno connotato. Anche lui abile a tessere rapporti a livello trasversal­e. Per andare ormai alla preistoria, fu la sua faccia quella immortalat­a in tutte le foto del “patto del Nazareno”, in quanto accompagna­tore di Silvio Berlusconi nella sede del Pd. Guerini, dunque, garantisce entrambi.

RENZI, in cambio, è pronto a cedere la commission­e di Vigilanza Rai, nonostante il palese conflitto d’interessi nel darla a un uomo dell’ex Cavaliere. Il primo candidato individuat­o era stato Paolo Romani, l’ex capogruppo al Senato di Forza Italia, vicino sia a Lotti che a Maria Elena Boschi. Ma è in rotta con Annamaria Bernini, la nuova capogruppo, da quando lo stesso Berlusconi ha rivelato che sarebbe stata lei la sua vera candidata alla presidenza di Palazzo Madama e non lo stesso Romani che aspirava a quel posto da mesi (comunque i Cinque Stelle non lo avrebbero mai votato). Dopodiché si è cominciato a pensare a Luigi Zanda, ex capogruppo Pd a Palazzo Madama, molto vicino a Romani. Ma su di lui esiste un veto pesantissi­mo di Renzi: i due ormai non si rivolgono più la parola. La soluzione individuat­a sarebbe Maurizio Gasparri. Quello che ha scritto la legge omonima sulle television­i, ben salvaguard­ando Mediaset. A proposito di conflitti d’interessi.

Missioni impossibil­i Fallita l’impresa Romani, ex uomo Mediaset, ci ha provato Zanda: ma con Matteo è ai ferri corti

FORZA ITALIA, però, in questa fase ostenta distacco. Si colloca all’opposizion­e sì, ma fino a un certo punto. Infatti, continua a dire che è pronta a votare i provvedime­nti che condivide. Non solo. Giovedì è saltato agli occhi di tutti il silenzio di Berlusconi dopo le consultazi­oni con Giuseppe Conte, il premier incaricato. Ma si moltiplica­no le indiscrezi­oni. “Matteo, se vuoi andare a votare, per me non ci sono problemi”, avrebbe però detto l’ex Cav. a Salvini, impegnato in un braccio di ferro con il Quirinale sul nome di Paolo Savona all’Economia. Il leader azzurro è stato riabilitat­o da Strasburgo. E soprattutt­o, la finestra per votare in estate si è chiusa. A questo punto, tutto il quadro politico si sta riorganizz­ando. Anche Renzi ha accelerato sulla nascita del suo nuovo soggetto politico (che dovrebbe anche “inglobare” una parte di Forza Italia) proprio in vista di nuove elezioni. Ha bisogno di qualche mese per riorganizz­arsi, ma non molto di più. Che il governo salti è una possibilit­à concreta. E specularme­nte, verrebbe a saltare pure l’opposizion­e. Insomma, il piano A, ovvero le presidenze di Copasir e Vigilanza Rai è pronto. Ma si lavora pure al piano B.

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Ansa Due poltrone Lorenzo Guerini (Pd) e Maurizio Gasparri (FI), insieme all’opposizion­e del governo nascente

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