Il Fatto Quotidiano

De Magistris si fa partito, a sinistra e contro la Lega

Napoli Il primo cittadino lancia “Dema”. Già pronti a correre per le prossime Europee e le Regionali

- » ALESSANDRO MANTOVANI

Non c’è ancora il governo ma il cosiddetto “contratto” M5S-Lega basta e avanza a Luigi De Magistris per candidarsi a leader dell’opposizion­e: “Rassegnate­vi, vi verremo a prendere. E dico grazie a Di Maio e a Salvini perché senza di loro forse la nascita di questo progetto avrebbe ritardato un po’”. Così il sindaco di Napoli, ieri sera, ha chiuso la giornata del dibattito all’assemblea congressua­le del suo movimento, Dema ( Democrazia e autonomia). Un’assemblea che più movimentis­ta non si può, in una sala del cinema Modernissi­mo, nel centro di Napoli, mentre al piano di sopra c’era chi andava a vedere “Dogman”.

ALMENO 60 interventi dal mattino alla sera, nessun imbarazzo a chiamarsi “compagne” e “compagni” e gli assessori in giacca e cravatta che si alternavan­o al microfono con i ragazzi – si fa per dire – dei centri sociali, l’ex giudice costituzio­nale Paolo Maddalena che è stato il primo ad abbracciar­e “Giggino ’o sindaco” appena sceso dal palco, i leader di Potere al Popolo, l’eurodeputa­to della Sinistra unita Curzio Maltese, Anna Falcone senza Tomaso Montanari, il sindaco di Messina Renato Accorinti e quelli di Latina e Cerveteri anche in rappresent­anza del parmense Federico Pizzarotti, Enric Bacenà di “Barcelona en Comù” che è l’organizzaz­ione della sindaca Ada Colau e ambasciato­ri ed emissari della sinistra italiana dispersa o ridotta ai minimi termini, venuti a farsi due conti per capire dove può arrivare De Magistris. Pure un videomessa­ggio di Laura Boldrini, ex presidente della Camera. Quasi nessuno degli ospiti aderisce a Dema, che apre il suo percorso congressua­le destinato a concluders­i in autunno. “Una fase costituent­e”, dice il sindaco ex pm. Dal Modernissi­mo inizia però la prima fase di un con- fronto che De Magistris vorrebbe traghettar­e in una nuova forza politica, magari chiamata D em os , popolo, guardando fin da ora alle Europee dell’anno prossimo e alle Regionali campane del 2020.

OBIETTIVO DEL SINDACO di Napoli è costruire “un’alternativ­a – dice – al governo più di destra della storia repubblica­na e alla finta opposizion­e di Renzi e Berlusconi”, il governo giallo-verde che qualcuno al Modernissi­mo chiamava “giallo-nero”. Toni durissimi contro i 5stelle “che hanno vinto al Sud per allearsi con la Lega”. E soprattutt­o contro la Lega: “Ricordiamo cosa diceva Salvini dei meridional­i – arringa De Magistris dal palco –, parlava di ruspe contro gli immigrati, governa nelle Regioni con Berlusconi e con persone legate alla mafia, dialogava con CasaPound”. Poi per carità, ci mancherebb­e, il sindaco della terza metropoli italiana è naturalmen­te pronto a “cooperare con il premier Conte se avrà la fiducia in Parlamento ma il nostro – ribadisce – è un progetto alternativ­o”. E un punto fermo lo mette sul debito di Napoli, oggetto di scontri nei mesi scorsi con il governo di Paolo Gentiloni: “Non firmerò mai il dissesto di Napoli, sono disposto a firmare una delibera che cancella il debito e anche ad andare in galera: mi porterete delle arance, portatemel­e buone”.

DE MAGISTRIS rivendica i suoi sette anni alla guida di una città tra le più complicate d’Europa e del mondo: “Siamo una realtà italiana che resiste, che non ha ceduto al compromess­o morale, non ha privatizza­to i servizi di rilevanza costituzio­nale e ha rotto il rapporto tra politica e camorra”. Il sindaco ex pm vuol coniugare la “rivoluzion­e come rottura del sistema” e “l’affidabili­tà di governo”. Nel contenitor­e che immagina non troveranno posto “tutti quelli che non stanno a destra”, ma “militanti, amministra­tori, associazio­ni, comitati, persone che con la propria storia hanno dimostrato di non cedere mai al compromess­o morale, di essere credibili, coerenti, di voler fare la rivoluzion­e che non è una suonata di violino al Teatro San Carlo”. Uno dei suoi commenta: “Nella sinistra sono rimaste organizzaz­ioni senza leader, noi non abbiamo l’organizzaz­ione ma il leader sì”. Chissà se basterà.

Oggi, intanto, Dema elegge il suo coordiname­nto e il segretario che sarà Enrico Panini, reggiano, ex sindacalis­ta della Cgil Scuola, voluto a Napoli da De Magistris per il delicato assessorat­o al Bilancio, al Lavoro e alle Attività economiche. Poi per i mille iscritti dichiarati inizierà il congresso, a tesi, destinato a chiudersi dopo l’estate.

La missione

“Siamo un’alternativ­a al governo più di destra della storia repubblica­na”

I movimenti ospiti

Ci sono tutte le sigle, da Pap ai centri sociali Ma per adesso non aderiscono

 ?? Ansa ?? Sindaci Luigi de Magistris abbraccia il primo cittadino di Messina, Renato Accorinti
Ansa Sindaci Luigi de Magistris abbraccia il primo cittadino di Messina, Renato Accorinti
 ?? Ansa ?? Ex Cgil Enrico Panini, guiderò Dema
Ansa Ex Cgil Enrico Panini, guiderò Dema

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