Crescent, chiesti due anni e dieci mesi per De Luca (con la condanna rischia)
Incubo Severino: la carica di Governatore vacilla
Si rimaterializza per Vincenzo De Luca l’incubo della legge Severino. Al processo Crescent i pm di Salerno Valenti e Alfano hanno chiesto la condanna in primo grado a due anni e dieci mesi per il Governatore Pd della Campania, all’epoca dei fatti sindaco di Salerno, imputato di abuso d’ufficio, falso ideologico e lottizzazione abusiva. Anche secondo i pm gran parte delle ipotesi di abuso d’ufficio, come ci conferma uno degli avvocati di De Luca, Felice Lentini, sono cadute in prescrizione, ma re- sta in piedi un’accusa di abuso d’ufficio per i permessi a costruire nella manovra di pianificazione. Se il Tribunale dovesse accoglierla, De Luca verrebbe sospeso dalla carica. E non potrebbe più ricorrere al salvagente del ricorso alla Corte costituzionale, che tre anni fa gli consentì di insediarsi nonostante una condanna per il termovalizzatore. La Consulta ha ormai sancito la costituzionalità della Severino, respingendo i ricorsi presentati dalle due illustri ‘vittime’ della legge, De Luca e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Rimasti in carica grazie alle assoluzioni piene nei successivi gradi di giudizio.
La richiesta è stata formulata al termine della 50esima udienza sulla costruzione del colosso di cemento a mezzaluna sul lungomare. Alla sbarra tecnici, imprenditori e gli assessori della giunta De Luca che approvarono le delibere propedeutiche al Crescent. Anche per loro i pm hanno chiesto diverse condanne. E la confisca dell’immobile. La sentenza è prevista in autunno.