Cara sindaca Raggi, la Capitale pare incurabile
Gentile
Virginia Raggi, il pomeriggio dell’8 maggio ho pensato molto a lei. Al sindaco di Roma ma soprattutto alla persona costretta a vivere, insieme ai suoi concittadini, un’altra giornata difficile della sua non facile esperienza. Ricorderà certamente.
Fra ormai meno di un mese, il 22 giugno, la giunta Raggi (M5s) sarà al secondo giro di boa: due anni vissuti pericolosamente, se è vero che l’eredità lasciata dalle amministrazioni precedenti è drammatica è anche vero che 24 mesi sono già un tempo sufficiente per un bilancio. La capitale d’Italia continua ad essere attanagliata da gravi problemi: 50 mila buche e 120, dicasi 120, alberi caduti dall’inizio del 2018. E la vita dei romani continua ad essere molto complicata come conferma Antonio Padellaro nella “lettera aperta” al l a sindaca Raggi che pubblichiamo.
Senza fare paragoni con città del Nord, nessuna in Italia può vantare l’estensione territoriale e il numero di abitanti, circa quattro milioni nella capitale. Eppure le altre grandi metropoli d’Europa e del mondo occidentale viaggiano a velocità diversa.
Il 5 giugno 2016 Virginia Raggi vinse il primo turno con 461.190 voti, il 35,2 per cento. Al ballottaggio del 19 giugno contro Roberto Giachetti, candidato dal Pd più sgangherato e autolesionista della Storia, ne raccolse addirittura 770.564, il 67,1 per cento. In queste pagine non vogliamo fare il punto su tutti gli aspetti e le vicende, anche giudiziarie, che hanno riguardato la sindaca in questi due anni. Ma, piuttosto, abbiamo provato, schematicamente, ad analizzare i grandi problemi che attanagliano quotidianamente la vita di romani, ospiti di passaggio per lavoro o piacere, turisti che cercano di vivere e godere della città considerata da molti la più bella del mondo.
METTIAMO, quindi, in fila le piccole grandi questioni di tutti i giorni, senza ripercorrere storie di problematiche lunghe decenni, ma raccontando l’oggi: strade e buche, trasporti, verde pubblico, vigili urbani (anche se dai tempi di Alemanno si fanno pomposamente chiamare poliziotti di Roma Capitale), rifiuti e spiagge, perché Roma ha anche il mare, a Ostia, anche se purtroppo non si vede. Per ognuno di questi temi abbiamo raccolto anche le spiegazioni fornite dal Campidoglio. Le troverete. Se convincenti o meno decidete voi.