Erba alta e alberi che cadono “Servono più fondi dal governo”
Da quattro anni l’arrivo della primavera ricorda ai romani che la città è stata squassata da un intreccio perverso tra mondo imprenditoriale e politico svelato dall’inchiesta Mafia Capitale. Da allora gli appalti per la manutenzione del verde pubblico, uno dei territori “di caccia” preferiti dal sodalizio tra Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, procedono a singhiozzo. Basta guardare spartitraffico, aiuole, parchi e ville storiche cartolina di Roma nel mondo, dove a volte le erbacce sfiorano i due metri di altezza, per capire che la cura del verde pubblico non è più tornata a sistema. E poi per curare 44 milioni di metri quadri di verde, arricchiti da circa 320 mila alberi, il Comune dispone di appena 200 giardinieri. Visti i numeri, non c’è da stupirsi se dall’inizio dell’anno sono venuti giù spontaneamente 120 alberi.
Nei prossimi mesi verrà aggiudicato il bando da 9 milioni di euro per la manutenzione del verde orizzontale. Ma lo stesso Campidoglio ha stimato un fabbisogno di 109 milioni di euro l’anno per la manutenzione del verde e attualmente la voce a bilancio dispone di appena una dozzina di milioni. Di qui la richiesta al nuovo governo di fondi dedicati. Sono in corso le procedure per l’assunzione di 30 nuovi giardinieri, l’obiettivo a lungo termine dell’amministrazione è quello di far salire l’organico di 300 unità.