M5S-Lega, l’idea di governare senza governo: “Realizziamo il programma in Parlamento”
Salvini: “Fate partire le commissioni, la legge Fornero la smontiamo lì”
tare sul quale concentrare gli sforzi. Chiaramente, non con l’obiettivo di approvare una legge in tutte le 14 commissioni: dopo una prima scrematura si continuerebbe a lavorare su un numero ridotto di misure realizzabili, a seconda della durata della legislatura.
Alcuni degli impegni contenuti nel contratto sulla Giustizia, ad esempio, sarebbero a costo zero e relativamente semplici da portare a casa, come il “daspo” per i funzionari pubblici corrotti e l’intro duzi one del cosiddetto agente provocatore. Sempre che non si riapra davvero la partita per il governo gialloverde o al contrario la rinuncia di Cottarelli non lasci alternativa allo scioglimento delle Camere.
Davvero
Sergio Mattarella scioglierà un Parlamento con una maggioranza solida e con un programma già concordato? Lega e 5Stelle ripartono da qui. L’argomento che potrebbe essere usato per riaprire clamorosamente la trattativa con il Colle si basa su una considerazione banale: mentre intorno tutto sembra sgretolarsi, a Montecitorio e Palazzo Madama i gialloverdi non hanno mai smesso di avere i numeri per governare.
E potrebbero farlo, in una certa misura, anche senza mettere piede a Palazzo Chigi, persino se si insediasse un esecutivo tecnico sen- za fiducia. M5S e Lega potrebbero governare senza essere al governo: a colpi di maggioranza parlamentare.
L’ID EA – sv entolata già all’indomani della rottura tra il Quirinale e i due partiti – è quindi far partire la legislatura, insediare le commissioni parlamentari e portare a casa almeno qualche punto del con- tratto di governo. L’ha detto Giancarlo Giorgetti al Corriere della Sera: “Diventerà plastica la centralità del Parlamento, i provvedimenti di Cottarelli non potranno diventare legge e al contrario potranno diventarlo quelli di un’ipotetica maggioranza formata da Lega, 5 Stelle, Fratelli d’Italia e Leu”. E l’ha ripetuto Matteo Salvini, intervistato da Gio- vanni Floris a DiM arte dì: “Io come segretario della Lega e come parlamentare che non vuole stare a guardare il soffitto, chiedo e richiedo ai presidenti di Camera e Senato di insediare le commissioni perché quello che non può fare il governo, lo possiamo fare l ì”. Quali sarebbero gli obiettivi alla portata? Il leghista li mette in fila: “Se facciamo partire le commissioni, un pezzo di legge Fornero lo può smontare il Parlamento, la legittima difesa la può approvare il Parlamento, possiamo fare il taglio di vitalizi e di alcune tasse”. Se parte la legislatura tutto è possibile, fa capire Salvini: anche mettere mano alla legge elettorale.
LE BASI OPERATIVE di questa strategia sono state gettate in un incontro al Senato tra i capigruppo di Lega e Movimento 5 Stelle. Per il Carroccio era presente solo Gian Marco Centinaio ( e non Giorgetti), per i pentastellati sia Danilo Toninelli che Giulia Grillo.
I tre avrebbero concordato il metodo: individuare un singolo provvedimento per ognuna delle commissioni di ciascun ramo parlamen-
Obiettivi Legittima difesa, taglio dei vitalizi, “alcune tasse”, Daspo ai corrotti e agente provocatore