Il Fatto Quotidiano

Povero Di Maio: sono riusciti addirittur­a a vendergli la Tour Eiffel

- » ALESSANDRO ROBECCHI

Era dai tempi de La Stan

gata (1973), con Paul Newman e Robert Redford, che non si vedeva un pacco così accurato e perfetto tirato al pollo di turno. Detto che la distanza tra Salvini e Paul Newman è quella che separa Orio al Serio da Plutone, il pacco è riuscito alla grande, i 5Stelle imbufaliti sono rimasti lì come la mucca che guarda passare il treno, e Salvini fa l’asso pigliatutt­o e la damigella più corteggiat­a del reame: ballerà ancora con Silvio? Non lo sa, ci sta pensando. Civettuolo.

CI SONO ALTRE truffe famose, e una fa proprio al caso nostro: nel 1925 un tale Victor Lustig riuscì a vendere la Tour Eiffel a un commercian­te di ferraglia, fingendosi funzionari­o governativ­o e dicendo che l’av reb be ro presto smantellat­a. Quello fu così scemo da dargli 250.000 franchi (moltissimi), più una mazzetta per agevolare l’a f f ar e . Quando si accorse di essere stato truffato non sporse denuncia per evitare (lo dico in francese) la colossale figura di merda.

Ecco, credo che sarebbe un errore per i 5Stelle non denunciare il truffatore, cioè Salvini Matteo, di anni 45, noto alle cronache. È vero che ci sono mappe e cartine pubblicate dai giornali che ci dicono che se Matteo e Gigi si mettono insieme alle elezioni sbancano. Però un conto è fare un accordo di governo tra diversi, e un altro è spartirsi i collegi elettorali per vincere a man bassa. Cioè non si tratterebb­e più di un “contratto” con due contraenti ( uno decisament­e più furbo dell’altro), ma di un accordo politico. Non denunciare il truffatore, e anzi mettersi con lui, produrrà delle crepe, dei mugugni e probabilme­nte degli smottament­i. Se così sarà, se Salvini romperà col centrodest­ra per inseguire il plebiscito, ci aspetta un’estate di terrorismo: e il mutuo? E lo spread? E che dirà Moody’s? Eh? Ci avete pensato?

Insomma, c’è lì davanti un trappolone ulteriore: dividere il Paese su un argomento (euro sì/euro no) che è più favoleggia­to che reale (e anche piuttosto stupido), permettend­o a Salvini di fare il difensore del popolo e della povera gente. Riassumo: quello che ha nel programma il più grande regalo ai ricchi che la storia ricordi, la flat tax, passerà per una specie di Robin Hood che ci difende dalle agenzie di rating. Se tutto va male (e tutto lo fa pensare) la contra pposiz ione sarà tra due destre economiche: quella dell’ennesimo regalo ai ricchi, alla rendita e al profitto di Salvini, e quella liberista, rigorista che esibirà in campagna elettorale i suoi carri armati: lo spread, il vostro mutuo, i severi moniti dalla Bce, lo spettro della Grecia, agitato come un fantasma nel castello che sta crollando, e il tradiziona­le “moriremo tutti”. Manca che scrivano Standard & Poor’s sulle bandiere, ma ci siamo quasi.

Staremo in mezzo a questi op- posti estremismi costruiti ad arte, stritolati, a discutere e litigare su una cosa di cui nell’ultima campagna elettorale appena finita non si è parlato nemmeno per un nanosecond­o.

Il rischio per i 5Stelle è di assistere a tutto questo basiti e sotto botta come quando ti muore un parente, e la bandierina del “ci hanno imbrogliat­o” – che sia riferita a Mattarella o a Salvini – non è mai un gran lasciapass­are per il successo. La gente, in generale, pensa che il truffatore sia un bastardo, ma anche che il truffato sia un po’ fesso, e che se si è fatto fregare una volta ci cascherà di nuovo, che un po’ se lo merita.

IN QUESTO desolante scenario, chi volesse dire una moderata cosa di sinistra (che so: un welfare serio, una redistribu­zione tra redditi da lavoro e rendite, una società diversa e migliore, fine della cuccagna per i grandi patrimoni) diserterà una battaglia che non lo riguarda, e in cui è evidente che perderà comunque. Si sentirà come la tartaruga liuto o il rinoceront­e di Giava, cioè gente che non ha davanti a sé grandi prospettiv­e, peccato.

Chi denuncia una truffa fa sempre la parte dello sfigato Ma in questo caso forse ai 5S conviene: davanti c’è un trappolone ulteriore

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