L’ultima censura: “Niente Mondiali in tv per i prigionieri palestinesi”
In onore delle vittime ebraiche
Non
sui campi di calcio, ma in quelli di prigionia. Né attacchi, né difesa, né assist. Nessun goal. “Non ho intenzione di permettere ai membri di Hamas di vedere i Mondiali, mentre i corpi dei nostri soldati sono tenuti a Gaza con i cittadini rapiti”, ha detto Gilad Erdan, ministro della Sicurezza israeliano, a Ofra Klinger, a capo della struttura delle prigioni del paese. I cadaveri sono quelli di Hadar Goldin e Oron Shaul, i cittadini catturati sono Avera Mengistu e Hisham al Sayed. Quelli che non vedranno le partite di calcio dell’estate 2018 invece sono gli oltre 6mila palestinesi in carcere.
“Chiunque abbia lasciato famiglia e nazione per scegliere la cultura dell’omicidio e del terrore non dovrebbe godere di una competizione sportiva che riunisce insieme persone che arrivano da tutto il mondo”. La palla tra i piedi dei giocatori alla Cop- pa del Mondo è vietata dal pugno di ferro di Erdan: “continueremo a esercitare una mano pesante sui prigionieri di Hamas, renderemo le cose difficili anche per i prigionieri di altre organizzazioni”.
Erdan ha assecondato l’ap pel lo delle 74 famiglie delle vittime israeliane morte in questi anni nel conflitto: “Non vogliamo i terroristi che hanno ucciso i nostri cari continuino a festeggiare in prigione”. Allora silenzio e schermo spento.
NELLE CELLE AFFOLLATEdelle carceri israeliane la tv rimarrà muta, ma non nell’enorme prigione a cielo aperto: Gaza. Come in tutto il resto del mondo arabo. La tv statale israeliana trasmetterà la telecronaca della Coppa del Mondo per la prima volta anche in lingua araba. L’ha annunciato il ministro degli Esteri di Tel Aviv: Fifa per tutti i paesi confinanti di Israele, cioè Giordania, Libano, Egitto e West Bank. E soprattutto gratis, sul canale satellitare Makan. Quello che sembra un dono al mondo musulmano, è un calcio a un nemico politico. Il servizio israeliano sarà gratuito, quindi nessuno pagherà quello offerto dal Qatar che costa 45 dollari. La geopolitica è nel pallone.