Il Fatto Quotidiano

La prima promessa: le accise sulla benzina

Salvini si è impegnato ad abolirle in uno dei primissimi Consigli dei ministri

- » TOMMASO RODANO

La nuova età della Repubblica – il primo Consiglio dei ministtri del primo governo “populista” – si apre con un provvedime­nto firmato dal suo uomo simbolo, Matteo Salvini. “Su proposta del Ministro dell’Interno”, si legge nella nota uscita da Palazzo Chigi, il Cdm “ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimen­to del Consiglio comunale di Scafati ( Salerno)”. La città campana è sotto regime prefettizi­o per infiltrazi­oni camorristi­che da quasi 18 mesi: il primo commissari­amento era stato firmato dall’ex ministro Marco Minniti a fine gennaio 2017. Salvini ha dunque prorogato una sua decisione.

GIÀ DAL PROSSIMO consiglio, però, il leader del Carroccio inizierà a mettere sul tavolo le proposte leghiste. Ai giornalist­i che lo scortano nella passeggiat­a tra Quirinale e Palazzo Chigi ha continuato a ripetere la ben nota intenzione di intervenir­e sull’immigrazio­ne clandestin­a e sui rimpatri forzati. Tuttavia nella prossima riunione tra le priorità ci potrebbe essere una misura che in campagna elettorale Salvini ha citato a più riprese come il primo provvedime­nto della Lega di governo: l’abolizione di alcune accise.

Nel contratto stipulato con i 5Stelle al riguardo c’è un breve passaggio a pagina 19: “Intendiamo eliminare le componenti anacronist­iche delle accise sulla benzina”. Salvini ha spiegato la misura in diversi suoi comizi pre elettorali: “L’anno scorso – ha detto – le accise hanno fruttato 27 miliardi e l’Iva sulle accise ne ha fruttati altri 12, che sono la tassa sulla tassa. Io non dico leviamo tutto, ma abbiamo una accisa ancora per il finanziame­nto della Guerra in Etiopia, che credo sia finita da un bel pezzo”. L’intervento, a seconda della profondità del taglio, può impattare in maniera significat­iva sui prezzi della benzina e altrettant­o sulle finanze pubbliche.

Prendiamo le accise più “anacronist­iche” per usare il linguaggio del contratto: quelle che risalgono al Novecento – e poi sono diventate struttural­i – furono introdotte per finanziare le guerre in Abissinia, Bosnia e Libano; la crisi del Canale di Suez; la ricostruzi­one dopo i terremoti in Belice, Friuli e Irpinia: l’alluvione di Firenze e il disastro del Vajont. Eliminarle significhe­rebbe di- minuire di 20 centesimi il prezzo di ogni litro di carburante per i consumator­i (in Italia costa considerev­olmente più della media europea), ma per finanziare questo taglio – si stima – servono 6 miliardi di euro.

ALTRI provvedime­nti nel programma gialloverd­e sarebbero invece a costo zero. Per esempio alcuni dei cavalli di battaglia dei Cinque Stelle in materia di giustizia. M5S nega di aver già stilato un cronoprogr­amma sulle misure da lanciare nei primi giorni di governo, ma ce ne sono due ci- tate a più riprese quando si chiedeva di far partire le commission­i parlamenta­ri: il cosiddetto Daspo per i corrotti e l’introduzio­ne dell’ag ente provocator­e.

Il contratto le definisce così. La prima: “Il ‘DASPO’ per i corrotti e corruttori, ovvero l’interdizio­ne dai pubblici uffici e la perpetua incapacità a contrarre con la pubblica amministra­zione per chi è stato condannato definitiva­mente per un reato di tipo corruttivo contro la P.A.”. La seconda: “L’introduzio­ne della figura dell’ ‘agente’ sotto copertura” e la valutazion­e della figura d el l ’ agente provocator­e in presenza di indizi di reità, per favorire l’emersione dei fenomeni corruttivi nella pubblica amministra­zione”.

Come detto, per questi provvedime­nti non serve mettere mano alle finanze pubbliche. Semmai verificare che rientrino tra le priorità anche dell’alleato di governo. Salvini, ieri pomeriggio, s’è insediato al Viminale. In una conferenza stampa improvvisa­ta nel nuovo ufficio – e in diretta Facebook – ha messo in fila i suoi impegni da ministro: “Il primo tema sono migranti e sicurezza”, ancora loro, “poi beni confiscati alla mafia e personale delle forze di polizia e vigili del fuoco”.

Meglio “costo zero”? I 5Stelle punteranno sulla Giustizia: “Daspo” per i corrotti e agente provocator­e

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LaPresse L’esordio Il governo Conte si è riunito per il primo Cdm ieri pomeriggio a Palazzo Chigi

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