I tedeschi rubano ai napoletani: è colpa di Savona
Sergio Mattarella l’aveva pur detto: se vi caricate questo Paolo Savona succederanno cose turche. Nella sua saggezza il capo dello Stato ha impedito l’arrivo del pericoloso economista al Tesoro evitando così che la terza parte delle stelle cadesse sulla terra come già previsto da Giovanni, profeta e analista di Moody’s. Purtroppo Savona è comunque stato nominato ministro e questo ha avuto degli effetti. Subito i principali consulenti economici di Merkel hanno capito che l’Italia non intende ripagare i suoi debiti e – prima di far “invadere Roma dalla Troika” come chiesto dall’eurodeputato della Csu Ferber – la Cancelliera ha preso i primi provvedimenti: ieri (c’informa l’Ansa) due cittadini tedeschi, un uomo e una donna sulla quarantina originari della ridente Friburgo, sono stati fermati dopo aver rubato il portafogli a un operaio napoletano sull’aliscafo per Capri. Bottino: 50 euro. I due, rivelano al Fatto fonti autorevoli, non sono volgari ladri come sarebbero – poniamo – due napoletani che rubassero un portafoglio a Stoc- carda, ma agenti della riscossione del Baden-Wurttemberg: il Land meridionale ha infatti comprato due anni fa Btp per 5.350 euro e teme di non vederseli rimborsati per colpa di Savona (che, peraltro, a Friburgo prese una multa anni fa e non l’ha mai pagata). Critici sull’operazione gli analisti di Deutsche Bank, che citano l’aurea regola contenuta in Faceva il palo nella banda dell’ortica:“E poi il bottino me lo portan su a 100 lire... un po’ per volta... ma così non finiamo più...”. La tempistica conta, dicono: Fate presto!