Tra Mattarella e il leghista Fontana, cattolici in ordine sparso su Conte
Il neoministro per la Famiglia (al singolare) è diventato l’eroe della destra clericale e anti-bergogliana
Con la sua tragica uscita negazionista sulle “famiglie gay” inesistenti, è il neoministro Lorenzo Fontana il primo eroe della destra clericale e antibergogliana in questa Terza Repubblica.
Nemmeno il tempo di far nascere il governo - e per Fontana di entrare nei giardini del Quirinale, per la festa della Repubblica, poco prima del portavoce grillino Rocco Casalino scortato dal suo compagno cubano - nemmeno il tempo, dicevamo, di far nascere il governo gialloverde o gialloblu che il ministro per la Famiglia e la Disabilità ha piazzato il suo primo colpo reazionario. Galeotto è stato anche il singolare, ché appunto Fontana è ministro della Famiglia, non delle famiglie. E subito nell’universo di siti e blog della destra farisea si sono alzate lodi sperticate per l’esternazione anti-gay.
PER LA SERIE: “Seguiamo da anni l’attività del neoministro Lorenzo Fontana, difensore in tempi non sospetti della sacralità della vita e dei movimenti pro life e amico della Tradizione (dove lo vediamo spesso alle nostre celebrazioni). Nelle polemiche ripugnanti di questi giorni contro le dichiarazioni del neoministro da parte della lobby gay, abbiamo constatato la sparizione del buon senso” (dal sito messainlatino.it). Fontana si è infatti sposato col rito tridentino ed è un tradizionalista militante.
Salvini ha arginato il suo ministro ma su ogni tema eticamente sensibile, Fontana ha già promesso che si opporrà con “tutte le mie forze” sia da ministro sia da parlamentare. Alla faccia della laicità repubblicana. Allo stesso tempo, la posizione ufficiale dei credenti, rappresentata dai vescovi italiani, si trova su una sponda diversa, più attendista e prudente. Anzi. Come ha scritto ieri il direttore di Avvenire , Marco Tarquinio, il punto di riferimento resta il capo dello Stato per evitare le derive pericolose di un “qualunquismo irresponsabile” grilloleghista. E qui il pericolo include ovviamente il nodo dell’immigrazione. Per il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, “i migranti non sono una mera questione di polizia”. Più chiaro di così.