Dalla Flat tax al reddito di cittadinanza: le 10 pagine sono il manuale gialloverde
L’avvocato apre alla Russia, chiude al traffico di migranti
Un’ora e dieci minuti con i fogli ben saldi in mano, un gesticolare ordinato e la voce che aumenta di tono per sottolineare i passaggi più sentiti del discorso al Senato. Il presidente Giuseppe Conte chiede la fiducia al governo tra i due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sovrastato – in primo piano – dalla stazza del sottosegretario Giancarlo Giorgetti. In dieci pagine di intervento, divise in capitoli, dissemina citazioni di Dostoevskij, Puskin, Jonas, Beck, Kotler.
CONTE PARTEdal contratto e ruota attorno al documento firmato dai dioscuri che gli siedono accanto. Poi passa all’esposizione del “cambiamento”, declinato in più forme. In prevalenza, in forma Cinque Stelle con sfumature leghiste: “Il cambiamento è in una giustizia rapida ed efficiente e dalla parte dei cittadini, con nuovi strumenti come la class action, l’equo indennizzo per le vittime di reati violenti, il potenziamento della legittima difesa. Cambia che metteremo fine al business dell’immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà. Cambia che combatteremo la corruzione con metodi innovativi come il ‘daspo’ ai corrotti e con l’introduzione dell’agente sotto copertura”. E ancora: Europa, lavoro, ambiente, giustizia, privilegi vari, corruzione, criminalità, conflitto di inte- ressi, reddito e pensione di cittadinanza, riforma tributaria, ricerca scientifica, sanità, Internet, sussidiarietà, terzo settore, imprese e sviluppo, semplificazione, digitalizzazione, voto all’estero, autonomia regionale, centralità del Parlamento, terremotati. Poca scuola, poca cultura, zero coperture economiche.
CONTE È INTERROTTO un paio di volte: il capogruppo dem Marcucci gli dice “bravo” sul progetto di aumentare le interrogazioni a risposta immediata, il collega di partito Faraone gli urla “Dillo a Casaleggio”. Celebra l’alleanza atlantica, ma avvisa: attenzione, apriremo alla Russia. Precisa: “Non siamo e non saremo razzisti”.
MANDATO LEGALE
Mi propongo a voi e quindi – attraverso voi – ai cittadini come l’avvocato che tutelerà gli interessi del popolo italiano
LA CARTA DI IDENTITÀ
Populismo è l’attitudine ad ascoltare i problemi della gente, anti-sistema significa introdurre un nuovo sistema contro i vecchi privilegi