La necessità di convivere coi mercati
▶ILNUOVO
governo dovrà abituarsi a convivere con l’esistenza dei mercati finanziari. Non per chiedere loro l’approvazione di ogni scelta. Ma è un fatto che c’è un notevole scetticismo e una reattività degli investitori alle parole dei politici di maggioranza che non si vedeva dal 2011: anche mentre ieri Giuseppe Conte parlava, lo spread è salito da 220 a 240. Da giorni aumentano i Credit default swap, cioè le assicurazioni contro l’insolvenza dell’Italia. E poi c’è stato il pasticcio sulla Bce: a maggio, nell’ambito degli acquisti del Quantitative easing (30 miliardi ogni mese), Francoforte ha comprato una quota di 1,5 per cento in meno di titoli italiani rispetto alla percentuale abituale sul totale di acquisti. Gli acquisti lordi, che comprendono anche quelli necessari per evitare la riduzione dello stock in bilancio quando un titolo arriva a scadenza, sono addirittura cresciuti da 3,9 miliardi ad aprile a 4,8 miliardi a maggio. E come chiariscono i report delle banche in questi giorni – da Nomura a Unicredit – ci sono altre motivazioni tecniche che rendono poco plausibile un boicottaggio della Bce all’Italia per mettere sotto pressione il nuovo governo: c’è stato un aumento degli acquisti di Bund tedeschi a maggio per compensare la scarsità di aprile, e poiché il prezzo di molti asset italiani è sceso nel caos post voto – a parità di soldi investiti si compravano più titoli.
Ci sono due lezioni, per il governo Salvimaio. Primo: le dichiarazioni impulsive e un po’ complottiste contro i poteri forti che ostacolano il cambiamento non hanno conseguenze se si sta all’opposizione. Ma se Luigi Di Maio evoca manovre oscure di Draghi, il caso diventa il governo italiano che attacca la Bce, il Financial Times mette il caso in apertura del sito, i mercati si agitano in modo proporzionale. Seconda lezione: questa volta la Bce ha solo comprato un po’ meno del solito, ma perfino M5S e Lega dovrebbero ora avere chiaro che quando (a settembre?) finirà il Quantitative easing sui mercati saranno dolori. Meglio muoversi forti di questa consapevolezza.