Anm e giornalisti: “Bene lo stop a decreto intercettazioni”
▶CONSENSO
dall’Anm e dai giornalisti, critiche dagli avvocati penalisti. L’intervista di ieri sul Fatto del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha suscitato molte reazioni. A cominciare da quella del presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci, che accoglie con favore l’intenzione del ministro di intervenire sul decreto sulle intercettazioni, in vigore dal 21 luglio: “La riforma delle intercettazioni è sbagliata e dunque se ci sarà un ripensamento non potremo che essere d’accordo”. E anche il procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho commenta: “Una riflessione va fatta, un sistema che renda più difficile il lavoro della polizia giudiziaria ostacola l’efficienza del contrasto alla criminalità”. Mentre Fnsi e Ordine dei giornalisti dichiarano: “Abbiamo contestato nel metodo e nel merito il provvedimento, quindi non possiamo che accogliere positivamente le parole di Bonafede”. Il presidente dell’Unione delle Camera penali, Beniamino Migliucci, lo critiva invece per aver annunciato di voler fermare il cosiddetto decreto salva carceri: “ll Guardasigilli ha una visione della pena fondata sul carcere, totalmente sbagliata. Confonde la certezza della pena con il fatto che vada scontata in carcere”.