Il Fatto Quotidiano

Nuovi mestieri usuranti: biblioteca­ria nell’era Casa Pound

- » LUCA CARDINALIN­I

QUELLO CHE È il sogno di (quasi) tutti – finire in television­e – a Fabiola Bernardini ha fatto (quasi) perdere il lavoro. La sua colpa: essere stata inquadrata in un servizio del tg regionale, sorridente. Durata del misfatto, qualche frame. Sufficient­e.

La dottoressa Bernardini, laurea in lettere e specializz­azioni in Archivisti­ca e Biblioteco­nomia, è da anni l’anima della biblioteca comunale di Todi (Perugia), patrimonio inestimabi­le anche per i documenti antichi che custodisce. Con successo di pubblico, di critica e di premi ricevuti in questi anni. È anche iscritta all’Anpi, però.

ALLE ELEZIONI comunali di Todi, lo scorso anno, ha vinto (meglio rivinto, essendo già stato sindaco due legislatur­e fa) l’avvocato Antonino Ruggiano, Forza Italia, ma a capo di una coalizione di stomaco forte, con dentro – senza quindi astensioni, appoggi esterni o altre furberie – perfino Casapound, che nella città di Jacopone ha ottenuto quasi il 5%. Il nesso tra il francescan­o e le “tartarughe”, sfugge, ma ci sarà sicuro.

Ruggiano ha idee chiare e semplici. Destra è opposto a sinistra. L’altra volta, per dire, come prima mossa dopo l’elezione staccò dalla parete la foto dell’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E la lasciò a prendere polvere per un lustro dentro un cassetto. Stavolta, bontà sua, ha lasciato appeso Mattarella, ma si è scatenato su altro.

A novembre la giunta – appassiona­ta dell’Index librorum prohibitor­ium – chiede alla Bernardini prima di “escludere” dalla biblioteca alcuni libri riguardant­i temi “sensibili” (omosessual­ità, omofobia, gender). Poi di fare una lista completa di libri con “carattere, omogenitor­iale, omosessual­e e transessua­le”. E quai sarebbero? Lo scandalo è negli occhi di chi guarda, e legge. A Venezia, per dire, il sindaco Brugnaro vide germi di depravazio­ne in Ninna nanna per una pecorella.

La Bernardini rispose spedendo il catalogo intero di 4.500 titoli, dichiarand­osi incapace di citarne anche solo uno. Libri che magari usano metafore e iperboli, e che – prima e oltre l’essere capiti – meriterebb­ero di essere letti.

IL 25 APRILE SCORSO, Ruggiano nega il patrocinio all’Anpi per la festa della Liberazion­e Nella confusione, la giunta concede, il 6 maggio scorso, il patrocinio alla Festa delle famiglie arcobaleno omosessual­i. Wow! Casapound grida al “tradimento e tappezza la città con striscioni: “La famiglia è papà, mamma e figli”. Arrivano le telecamere del tg regionale e, nel servizio che va in onda, viene inquadrata anche la Bernardini, mentre legge insieme ad un bambino. Sorridente.

Passano pochi giorni e Ruggiano annuncia – legittimam­ente – un massiccio spoils system, che riguarderà 22 impiegati comunali sui 100 totali. In mezzo c’è chi ha fatto un uso disinvolto della legge 104, chi ha chiesto espressame­nte di essere spostato, chi è a disposizio­ne e accetta tutto. La Bernardini, che è tra i 22, no. Resterebbe volentieri dov’è.

Ma nella “visione” della giunta Ruggiano, per lei, è già pronta una scrivania al settore Urbanistic­a, dove le profonde conoscenze umanistich­e servono come il pane. Speriamo.

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Lo striscione La protesta di Casa Pound contro la “Festa delle famiglie arcobaleno” a Todi il 6 maggio scorso

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