L’anno scolastico più nero: tutte le aggressioni ai prof
Minacce, pugnalate, botte e video: il conto fa trentatré
■ Il docente di ginnastica steso dai genitori di un ragazzino, e la mamma che pesta la maestra di sua figlia (4 anni), perché le ha dato un consiglio su come si fanno le “stanghette”
ALCUNE ASSOCIAZIONI di artisti hanno occupato pacificamente nel primo pomeriggio di ieri Palazzo Nardini, nel centro diRoma, per scongiurarne la vendita ai privati. A due passi da piazza Navona, è stato costruito tra il 1470 e il 1480 e prende il nome dall’arcivescovo di Milano, Stefano Nardini, che alla metà del XV secolo fu nominato governatore di Roma dal papa Paolo II. Nel tempo è poi diventato la sede della Casa delle donne (prima che venisse spostata a Trastevere) e da metà degli anni '80 di nuovo abbandonato. Proprio di fronte alle possibile vendita del palazzo, la Soprintendenza speciale di Roma ha avviato nei mesi scorsi la riformulazione del vincolo di interesse storico-culturale per rendere l’edificio inalienabile. Contro la procedura della Soprintendenza, Invimit, la società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa della vendita, ha presentato ricorso al Tar. Le associazioni (Stalker, Associazione Scomodo, Rialto Sant'Ambrogio e altre) hanno aperto il palazzo e hanno esposto uno striscione: "Roma sogna". Scomodo ha anche allestito una instant-mostra di disegni e altre opere. Diversi direttori di musei romani hanno espresso solidarietà alla manifestazione.