Il Fatto Quotidiano

Per B., Letta, Renzi & C. le “coperture” erano un mistero

Tesoro Il ministro vuole rinviare di dieci giorni le assemblee delle partecipat­e per decidere sul suo direttore generale e i vertici Cdp

- » CARLO DI FOGGIA E STEFANO FELTRI I PROTAGONIS­TI

Il neo ministro dell’Economia Giovanni Tria si è insediato da soli tre giorni e la prima partita sarà quella delle nomine ai vertici del ministero e, a cascata, delle partecipat­e, in primis la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).

LE PRIMEmosse hanno stupito tutti: più continuità che cambiament­o. Ha confermato le prime linee ereditate da Pier Carlo Padoan. Ha rinnovato il capo di Gabinetto Roberto Garofoli, ex dalemiano, consiglier­e di Stato promosso l’anno scorso a presidenze di sezione pur essendo fuori ruolo da 10 anni. Garanzia di conferma anche per il Ragioniere generale dello Stato Daniele Franco, nominato da Letta nel 2013 e rinnovato per un anno da Gentiloni. Stesso discorso per il direttore generale delle Finanze Fabrizia Lapecorell­a, sopravviss­uta dal 2008 in tutti i governi. L’unica riconferma in bilico è quella di Luigi Ferrara come capo dipartimen­to degli Affari generali: può contare sul supporto di Garofoli, ma pesa il coinvolgim­ento nell’indagine Consip sulla fuga di notizie che ha azzoppato l’inchiesta, dove è indagato per false informazio­ni ai pm. Dubbi anche sul rinnovo di Valentina Gemignani a direttore del Gabinetto, uno dei sindacati interni ne contesta la nomina.

L’unico vero cambiament­o dovrebbe arrivare nella pedina chiave del direttore generale del Tesoro. Al posto dell’uscente Vincenzo La Via è pronto il decreto di nomina di Antonio Guglielmi di Mediobanca, ieri fulminato sul Corriere della Sera dagli editoriali­sti Francesco Giavazzi e Alberto Alesina, che lo hanno accusato di vicinanza alla Lega e simpatie no euro per aver firmato nel 2017 uno studio sui costi dell’abbandono della moneta unica. L’ex capo della ricerca per 10 anni ora a capo dell’equity marketdi Piazzetta Cuccia ha una lunga esperienza sui mercati, molti estimatori e molti detrattori. In realtà lo studio ( Re-Denominati­on Risk down as times go by) concludeva che l’Italexit non conviene più. Guglielmi è da tempo legato ai 5Stelle: amico di Gianrobert­o e Davide Casaleggio, è sponsorizz­ato da Luigi Di Maio e dalla grillina Laura Castelli, futura viceminist­ro all’Economia. L’apparato ministeria­le, e un pezzo di estabilish­ment, vorrebbe invece Alessandro Rivera, capo dipartimen­to del sistema banca- rio ma pesano i disastri del credito fatti dagli ultimi governi.

LA NOMINAdi Guglielmi è rallentata dall’incastro con quelle ai vertici della Cdp. La presidenza spetta alle fondazioni azioniste, il cui dominus, Giuseppe Guzzetti, ha già scelto

Massimo Tononi, ex Mps e Goldman Sachs. L’ad invece compete al Tesoro. Finora Cdp ha garantito alle fondazioni lauti dividendi grazie all’aiutino di Padoan che ha alzato la remunerazi­one del conto di tesoreria dove la Cassa tiene i 160 miliardi raccolti dal risparmio postale. Temendo un ad vicino ai grillini che metta in discussion­e questo equilibrio, Guzzetti ha spinto per Rivera per assicurars­i controllor­e e controllat­o. Ma nel complicato sistema di lottizzazi­one scelto dal nuovo governo, con grillini e leghisti a bilanciars­i in ogni ministero e partecipat­a, quella casella spetta alla Lega( Massimo S armi, ex Poste, e Dario

Scannapiec­o della Bei i favoriti). I 5Stelle potrebbero ac- contentars­i della promozione del Cfo Fabrizio Palermo a dg, incassando Guglielmi.

Tria ha però chiesto di spostare di dieci giorni le assemblee delle partecipat­e che devono rinnovare i vertici (quella di Cdp è il 20 giugno) per decidere. Nel frattempo sostituirà Fabrizio Pagani al vertice della segreteria tecnica con

Renata Pavlov, sua fidata collaborat­rice da anni, fin dai tempi delle consulenze al ministro Renato Brunetta (2008-2011). Una figura che al Tesoro crea malumori ma lascia presagire che sulle nomine Tria vorrà contare. Pavlov, ex consulente di George Soros, è finita nelle carte (mai indagata) dell’indagine sulla Bpm di Massimo Ponzellini. Re

port rivelò un pagamento di 30mila euro del commercial­ista di Ponzellini, Guido Rubbi, a Pavlov per un progetto immobiliar­e in Veneto, da sponsorizz­are al governator­e Luca Zaia. Il progetto non è stato mai realizzato e Zaia ha smentito qualsiasi contatto.

Spoils system A capo segreteria Pagani verrà sostituito da Renata Pavlov Guglielmi verso il posto di dg

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LaPresse Tutto in continuità Il neo ministro dell’Economia Giovanni Tria, nominato in quota Lega
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