Il Fatto Quotidiano

La scuola violenta “Prof, non la passerai liscia” Un lungo anno di aggression­i

L’ultima campanella Da settembre a oggi, trenta casi di docenti picchiati da genitori e alunni. Tuttoscuol­a stima siano il triplo

- » VIRGINIA DELLA SALA

Scuole chiuse, o quasi, dopo un anno di battaglia. E non in senso figurato. Gli ultimi nove mesi sono stati scanditi da notizie di aggression­i agli insegnanti da parte di alunni e genitori. È uno dei primi problemi che dovrà affrontare il nuovo ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. Politici, educatori, dirigenti ed esperti concordano: la figura dell’insegnante ha perso autorevole­zza. Sottopagat­i, considerat­i meri esecutori dei capricci dei genitori, vittime della disinterme­diazione che illude di non aver bisogno di profession­isti. Viene chiamata “fine dell’alleanza educativa” tra scuola e famiglia, di cui l’istituzion­e non riesce più a farsi mediatore.

IL BILANCIO 33 violenze fisiche accertate e 81 stimate

La rivista Tuttoscuol­a ha perciò attivato un contatore che ha raccolto, durante l’anno scolastico, i casi di aggression­e ai docenti. “Non sono poche e tendono ad aumentare – spiega la rivista –. E per ogni aggression­e di cui si ha conoscenza certa, si stima che ve ne siano almeno altre tre non rese pubbliche. Per non parlare delle violenze verbali, ancora più diffuse come ci confermano diversi dirigenti sc olas tici ”. Dal settembre 2017, si contano 33 violenze fisiche accertate e 81 violenze fisiche stimate. Una media di quattro episodi a settimana.

PAOLA, SETTEMBRE ‘17 Primo giorno, la figlia chiama e lei attacca la prof

La madre di una ragazza di 16 anni entra in classe e strattona e spintona l’insegnante davanti agli alunni dopo essere stata chiamata dalla figlia in lacrime. La ragazza era stata rimprovera­ta. La mamma si difenderà sostenendo che la professore­ssa “perseguita­va” la ragazza dall’anno precedente.

MIRANDOLA, OTTOBRE ‘17 Lanciano il cestino contro la professore­ssa

C’è un video: un 15enne afferra il cestino dell’immondizia e lo scaraventa contro la docente che sta spiegando alla cattedra. Un altro, tira delle penne, un terzo riprende la scena. I tre minorenni vengono denunciati per violenza a pubblico ufficiale e interruzio­ne di pubblico servizio.

MONSERRATO, OTTOBRE ‘17 “Via lo Smartphone” e lo prende a pugni

Un alunno, rimprovera­to dall’insegnante, le sferra un pugno in pieno volto. “Il ragazzo stava dando dei colpi con un pezzo di cartone ai compagni, forse un album da disegno o un quaderno, non ricordo bene – ha raccontato la docente –. A quel punto l’ho ripreso e invitato a comportars­i bene dicendogli che se non avesse smesso gli avrei preso il cellulare”. Il quattordic­enne ha preso il suo telefonino e le ha sottratto la borsa. Quando lei si è avvicinata, l’ha colpita. La donna è caduta a terra e ha perso i sensi. È stata portata in ospedale.

AVOLA, GENNAIO 2018 In due per rompergli le costole all’uscita

Il professore di educazione fisica di sessan’anni rimprovera l’alunno di 12, irrequieto. Gli dice di chiudere la finestra e di stare composto, il ragazzino – sostiene il docente – gli tira un libro. Lui chiama i genitori che lo fermano in cortile e lo prendono a calci e pugni fino a che l’uomo non finisce all’ospedale con una costola rotta. Nella loro versio- ne, sosterrann­o che sarebbe stato il professore a lanciare il libro contro il ragazzo.

COMO, GENNAIO 2018 Insulti e bestemmie perché gli avrebbe rotto il telefono

Esiste un video: 84 secondi di insulti, bestemmie, minacce e accuse. Secondo il ragazzo, il professore sarebbe colpevole di aver danneggiat­o il suo smartphone, probabilme­nte ritirato dal docente in precedenza.

CASERTA, FEBBRAIO 2018 Maestra percossa per un consiglio

Una mamma di una bambina di quattro anni picchia la maestra, sbattuta ripetutame­nte con la testa contro il muro, perché non è d’accordo con il suggerimen­to dato. La maestra aveva solo spiegato alla bambina come fare delle “stanghette”.

CASERTA, FEBBRAIO 2018 L’interrogaz­ione va male, lui la accoltella

Uno studente di 17 anni accoltella in classe l’insegnante di 54 anni che voleva interrogar­lo per permetterg­li di recuperare una insufficie­nza. Lui si rifiuta, lei gli impedisce di uscire. È una escalation: dalle proteste alla nota disciplina­re. Fino alla ferita al volto, un lungo taglio con un coltellino tascabile. La professore­ssa viene ricoverata.

ALESSANDRI­A, FEBBRAIO ‘18 Legato alla sedia, ripreso e insultato

Una insegnante supplente di prima superiore in un istituto tecnico, con difficoltà motorie, viene legata alla sedia della cattedra con lo scotch, presa a calci e sbeffeggia­ta da un gruppo di studenti mentre altri riprendono la scena con uno smartphone. Ad allertare il bidello, uno studente di u n’altra classe che passava per caso.

FOGGIA, FEBBRAIO 2018 Percosse al vicepresid­e di una scuola media

Trenta giorni di prognosi dopo essere stato picchiato con calci e pugni dal padre di uno

FEDELI SUL CASO DI MIRANDOLA

Il video colpisce e suscita indignazio­ne Ma leggere che è simbolo dello sfascio della scuola non rende giustizia allo sforzo quotidiano dei docenti

UNO STUDENTE DI LUCCA AL PROFESSORE

Prof non mi faccia inc...re. Metta 6. Lei non ha capito nulla. Chi è che comanda? Si inginocchi

Ma chi sei tu per dirmi che devo stare zitto? Voi volete proprio finire all’ospedale Ti faccio squaglià in mezzo all’acido, ti faccio squaglià

STUDENTE DI VELLETRI LA PRESIDE DI PESARO

Sono minacciata di querele, richieste danni e ritorsioni fisiche. I genitori dei figli peggiori li giustifica­no sempre, ciò che dicono è sacro FRANCA, ACCOLTELLA­TA

Per favore, non fate del male a quel ragazzo, ho provato a cambiarlo ma non ce l’ho fatta: si tratta di un mio fallimento

degli alunni che frequentan­o la prima della scuola media dove insegna. L’uomo lo ha aggredito all’uscita. Il giorno prima aveva rimprovera­to il figlio di otto anni perché spingeva e rischiava di far cadere le compagne in fila.

LUCCA, APRILE 2018 “Inginocchi­ati e mettimi la sufficienz­a”

Due video che mostrano violenza contro lo stesso professore in un istituto tecnico di Lucca: nel primo, uno studente prova a strappargl­i di mano il registro elettronic­o, gli intima di inginocchi­arsi e di mettergli sei sul registro. “Prof non mi faccia inc...re. Metta 6”. I compagni riprendono la scena col telefono. E ancora: “Lei non ha capito nulla. Chi è che comanda? Si inginocchi”. Dopo pochi giorni, inizia a circolare un altro video in cui alcuni studenti indossano un casco integrale in classe, provando a prendere a testate il professore.

PESARO, APRILE 2018 Accendini al volto, i ripetenti: “Ti brucio”

Uno tiene un accendino acceso davanti al volto del professore, l’altro lo spinge, i compagni li incitano a dargi fuoco e riprendono la scena. Il docente, molto scosso, non dice nulla. La preside lo scopre solo tramite il video su Whatsapp di un conoscente. Oltre ai due studenti, ripetenti, è stato identifica­to un terzo studente che incitava più di altri ad appiccare il fuoco.

TORINO, APRILE 2018 Punizione in biblioteca, il papà gli sferra un pugno

Il padre di uno studente, mandato in biblioteca come sanzione per un ritardo, colpisce con un pugno alla mandibola il professore, che finisce al pronto soccorso.

VELLETRI, APRILE 2018 “Ti mando all’ospedale e ti sciolgo nell’acido”

“Te faccio scioglie in mezzo all’acido, te mando all’ospedale professore’”: il video è girato in un Istituto Tecnico di Velletri e a parlare è uno studente, rivolto alla sua professore­ssa. Il diverbio è del 2017, ma è diventato virale solo quest’anno. Dieci minuti di discussion­e, l’insegnante ha minacciato di spedirlo dal preside per l’ennesima nota. “Ma chi sei tu per dirmi che devo stare zitto. Ma voi volete proprio finire all’ospedale – dice il ragazzino –. Ti faccio squaglià in mezzo all’acido, ti faccio squaglià”. I compagni ridono e riprendono. “Mo ti alzo tutto il banco ti alzo, vuoi vede’? Non mi provocà professore che poi la macchina non te la ritrovi”. E quando lei esce per chiamare il preside, lui prende a calci la porta.

PALERMO, APRILE 2018 Picchia il prof ipovedente: emorragia cerebrale

Un professore di 50 anni ipovedente viene picchiato e ferito gravemente dal padre di una studentess­a di terza media di un istituto comprensiv­o di Palermo. Il professore avrebbe ripreso l’alunna in classe e lei, all’uscita dalla scuola, avrebbe riferito al padre che l’insegnante l’avrebbe picchiata. Salvo poi ritrattare e ammettere di essere solo stata allontanat­a dall’aula.

MILANO, MAGGIO 2018 “Ha graffiato mio figlio”: malmena la maestra

Una mamma milanese quarantenn­e prende a “schiaffi” e a “c a lc i” e tira i capelli alla maestra durante un’ora disupplenz­a nella classe del figlio di 8 anni. “La maestra ha stretto il braccio di mio figlio, che è un bambino vivace, seguito dai servizi sociali, per tenerlo fermo. Gli affondava le unghie. Lui si era agitato dopo aver saputo che non sarebbero andati in ludoteca”, ha detto la mamma. La scuola ha dato un’altra spiegazion­e: “Il bimbo soffre di un distur- bo oppositivo-provocator­io. Quel giorno si stava azzuffando con un compagno e la maestra è intervenut­a per separarli. Lo ha allontanat­o per proteggerl­o, il bambino ha cercato di morderla e l’ha presa a calci. E nella concitazio­ne si è ferito, graffiando­si”.

TARANTO, MAGGIO 2018 Propone la sospension­e per il bullo, lo schiaffegg­iano

Il padre di un alunno di scuola

secondaria di I grado aggredisce con schiaffi e pugni il professore che aveva proposto la sospension­e per 5 giorni del ragazzo che, richiamato perché picchiava i compagni, si era rivolto in modo minaccioso al docente.

PADOVA, GIUGNO 2018 La figlia va male in inglese, lei picchia l’insegnante

La madre di un alunno di scuola media aggredisce l’insegnante di inglese che aveva dato un voto insufficie­nte al figlio. Allo scontro verbale nel cortile della scuola prima delle lezioni è seguito uno schiaffo in faccia. La professore­ssa è caduta a terra, si è ferita al labbro e, con un livido in volto, si è fatta medicare all’ospedale.

 ?? Ansa/LaPresse ?? La sfida In basso, il ministro dell’Istruzione Bussetti. Accanto, un evento sul bullismo
Ansa/LaPresse La sfida In basso, il ministro dell’Istruzione Bussetti. Accanto, un evento sul bullismo
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Casi mediatici
In basso, alcuni fotogrammi dei video delle aggression­i diffusi online Sono decine anche i casi di violenza da parte dei professori
Casi mediatici In basso, alcuni fotogrammi dei video delle aggression­i diffusi online Sono decine anche i casi di violenza da parte dei professori
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy