Il Fatto Quotidiano

Conte: “Sui tempi per ricostruir­e non ho risposte”

Tra Lazio e Marche Il premier sui luoghi distrutti dal terremoto del 2016: “Sono qui per solidariet­à, non per fare promesse”

- » SANDRA AMURRI

“Sono qui per un gesto di solidariet­à, per non farvi sentire abbandonat­i, non per fare promesse”. E ai giornalist­i che lo incalzano sui tempi della ricostruzi­one dopo il terremoto dice: “Non mi fate domande, non ho le risposte”. Parole che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in maniche di camicie causa l'elevata temperatur­a, inizia a pronunciar­e ad Amatrice (che piange le sue 292 vittime) dove arriva a metà mattinata, e ripete ad Accumoli, fino ad Arquata del Tronto, toccando le due regioni colpite dal sisma di due anni fa, Lazio e Marche. Il tema del giorno è la nave Aquarius con a bordo oltre 600 migranti ferma nel Mediterran­eo fra Malta e la Sicilia in attesa di conoscere il porto d'approdo, dopo che il ministro degli Interni Salvini e quello dei Trasporti Toninelli hanno detto no all’approdo in Italia. Ai giornalist­i che chiedono notizie sugli sviluppi di una vicenda dal volto drammatica­mente umano, ad Amatrice risponde: “Seguo gli sviluppi ma su questo non rispondo”. Passano le ore, Conte arriva ad Accumoli e dice che la Spagna ha offerto il porto di Valencia. “Ringrazio il governo spagnolo per la disponibil­ità e i ministri Salvini e Toninelli per aver mostrato fermezza, il vero problema è la gestione dell'accoglienz­a, lo affronterò nei prossimi giorni con Macron e la Merkel”.

AD ACCUMOLI depone una corona di margherite bianche sul monumento alle 11 vittime del sisma dell’agosto 2016, nello spiazzo desolato e assolato che dovrebbe essere la piazza di questo insediamen­to di circa 170 casette. Prefabbric­ati dove, ci dicono, d'inverno si muore dal freddo e ora di caldo. Dove le fogne non funzionano, dove mancano i telefoni fissi e un pronto soccorso per le emergenze. “Se un anziano si sente male muore – racconta Roberta Paoloni –. Mia sorella dorme da tempo con la porta aperta per- ché è rotta. Queste non sono casette di legno prefabbric­ate ma container adattati a case con il tetto di lamiera”. La nostra comunità è scomparsa” le fa eco Chiara Paluzzi, che ha perduto la casa e il ristorante. Ad attenderlo anche il Vescovo di Rieti, Domenico Pompili, che nel corso dell'Omelia ai funerali di Sta- to tuonò: “Il terremoto non uccide. Uccidono le opere dell'uomo”. Una anziana signora da dietro la rete di recinzione che separa altre casette urla: “Ministro venga a vedere la casa dove vivo, qui si muore dal caldo, venga”. Il premier si avvicina e la invita a pranzo, ma lei insiste: “Salga, le offro il caffè”. Conte percorre di corsa la salita, entra nella sua casa e si intrattien­e a parlare con lei qualche minuto, poi riparte alla volta di Arquata del Tronto dove ad attenderlo ci sono i sindaci del cratere della provincia di Ascoli che, non essendo stati invitati, lo attendono con la fascia tricolore. Il primo cittadino di Comunanza, Alvaro Cesaroni, gli consegna una lettera con le istanze dei 150 lavoratori della Whirlpool che ri- schiano il posto di lavoro. Si avvicina ai giornalist­i, tenuti sempre rigorosame­nte dietro alle sbarre e ripete: “Questa è la mia prima visita in Italia e l'ho voluta dedicare a chi ha tanto sofferto e continua a soffrire, penso soprattutt­o agli anziani che chiedono di vedere ricostruit­i i loro paesi prima di morire. Nessuna promessa mirabolant­e e annunci roboanti, sono qui come atto di vicinanza”. Poi aggiunge: “Non vi lasceremo soli”. E il nastro sembra riavvolger­si a due anni fa quando quelle stesse parole furono pronunciat­e dall'allora premier Matteo Renzi. “La ricostruzi­one sarà lunga e di difficile attuazione e non solo per una questione finanziari­a, ma già da domani in aula saremo al lavoro sul decreto terremoto in discussion­e, nei prossimi giorni, in Parlamento, questo è il primo passaggio fondamenta­le”, dice Conte. E a chi gli fa presente che il problema sta nella burocrazia il premier spiega: “Conosco bene il problema, non a caso mi ero reso disponibil­e per la carica di ministro della Deburocrat­izzazione poi è andata com'è andata”. Alla domanda: se è già stato deciso il nome di chi sostituirà il Commissari­o straordina­rio alla ricostruzi­one, Paola De Micheli, anche lei presente, risponde: “Non sta a me deciderlo. Sono venuto per un gesto doveroso di solidariet­à”.

ENTRA in Chiesa accompagna­to dal Vescovo di Ascoli Piceno, Giovanni D'Ercole che poco prima aveva confidato la sua forte preoccupaz­ione per come il ministro degli Interni intende affrontare un tema così sensibile come quello dell'immigrazio­ne: “Non si possono fare promesse in campagna elettorale giurando sul Vangelo e tradirlo una volta eletti, sulla pelle di poveri cristi”. Il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, che con la frazione di Pescara del Tronto ha contato ben 47 morti, chiede notizie sui decreti attuativi e una sanatoria per i piccoli abusi che impediscon­o la ricostruzi­one di molte case. Conte non fa altro che ascoltare.

Proteste ad Accumoli “Nelle casette si muore di caldo, le fogne non funzionano e manca il pronto soccorso”

 ?? Ansa ?? La visita Giuseppe Conte col sindaco di Amatrice, Stefano Petrucci
Ansa La visita Giuseppe Conte col sindaco di Amatrice, Stefano Petrucci

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy