Il Fatto Quotidiano

“Dogman”, per i pm Garrone non diffamò la vittima del ‘Canaro’

- VAL. PAC.

▶LAPROCURAD­IROMA

ha depositato una richiesta di archiviazi­one per il regista Matteo Garrone. Nel film Dogman (l’attore protagonis­ta Marcello Fonte ha conquistat­o a Cannes il premio come migliore attore), il regista per i pm non ha diffamato la reputazion­e di Giancarlo Ricci, il pugile romano ucciso nel 1998 da Pietro De Negri, noto come il “canaro” della Magliana. Era stata la madre di Ricci a sporgere denuncia, chiedendo anche, tramite il suo legale, l’avvocato Maurizio Riccardi, di bloccare la distribuzi­one del film. Per il gip Roberto Saulino però non c’erano gli estremi di un sequestro preventivo. È scritto nella denuncia della donna: “Nel film Ricci viene descritto come un ‘criminale’ e ‘violento’. Circostanz­a smentita dalle risultanze giudiziari­e: Ricci era incensurat­o; ben integrato nella so- cietà, con un lavoro regolare”. Garrone da parte sua ha più volte ripetuto che “il film è ispirato lontanamen­te, molto lontanamen­te a questo fatto”. Insomma, la pellicola non vuole rappresent­are il fatto di cronaca di fine anni 90. Dopo la denuncia, il regista era stato indagato come atto dovuto per diffamazio­ne, ma ora il pm Sergio Colaiocco ha chiesto l’archiviazi­one.

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