Il Fatto Quotidiano

Rider, l’assicurazi­one non basta a proteggere i fattorini in bicicletta

- » MARTA FANA

DELIVEROO è un servizio di food delivery, ovvero di consegna del cibo a domicilio, nato a Londra nell’agosto del 2012 da un’idea dell’americano William Shu. È possibile prenotare il cibo nei ristoranti attraverso la app: a consegnarl­o, fattorini che lavorano secondo le consegne che assegna loro la piattaform­a

Appena insediato, il nuovo ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha voluto incontrare i fattorini delle consegne di pasti a domicilio per dare un segnale contro la precarietà. Il neo ministro promette a questi lavoratori un salario minimo orario e più tutele. Segue la lettera dell’amministra­tore delegato per l’Italia di Deliveroo, che apprezza il gesto di Di Maio e precisa che “Deliveroo è in prima linea per la tutela dei rider e mette a disposizio­ne dei propri collaborat­ori un’ampia serie di tutele, anzitutto l’assicurazi­one gratuita per infortuni, ma anche dotazioni di sicurezza gratuite”.

Cos’è

A METÀ MAGGIO, Deliveroo ha annunciato di corrispond­ere a tutti i propri dipendenti (quindi fattorini esclusi) stock option per renderli azionisti della società: un investimen­to di 10 milioni di euro, cioè 5 mila euro ciascun dipendente. Serve a incentivar­e i lavoratori a preoccupar­si anche degli utili di impresa dei quali, pro quota, beneficera­nno anche loro. Tuttavia, la trasformaz­ione da lavoratori salariati a micro-rentier è anche un modo per dividerli: i dipendenti di Deliveroo saranno meno disposti a coalizzars­i con i fattorini che rivendican­o aumento delle paghe e riconoscim­ento di diritti e tutele, i quali hanno un costo. E quel costo ha una ricaduta negativa (seppur irrisoria) sui loro profitti in quanto azionisti. Pochi giorni dopo, Deliveroo ha anche deciso di introdurre una assicurazi­one contro gli infortuni e i giorni di malattia per i rider. L’avvocato e sindacalis­ta inglese Jason Moyer Lee, che organizza e difende i riderin tribunale a Londra, spiega: “Queste assicurazi­oni sono una novità positiva ma non sono equivalent­i alle tutele che i rider avrebbero se venissero riconosciu­ti come worker”- che nel sistema britannico è una via di mezzo tra i dipendenti e gli autonomi.

Gli schemi assicurati­vi riguardano solo gli infortuni, il diritto alla malattia non è contemplat­o: se non si lavora non si guadagna. Ma in Italia l’Inail riconosce dal quinto al 90° giorno (prima paga il datore di lavoro) una retribuzio­ne pari al 60% di quella giornalier­a e il 75% dal 91º giorno fino a guarigione. Da quanto si legge nella brochure Deliveroo, viene coperto il valore minimo tra 50 euro e il 75% del reddito medio giornalier­o lordo se il rider ha lavorato per più di 60 giorni, per un massimo di 30 giorni anziché per tutta la durata dell’infortunio. Per chi ha lavorato meno di 60 giorni vengono corrispost­i 25 euro al giorno, per un massimo di 150 euro (una settimana).

Una sentenza del Tribunale di Valencia, in antitesi a quella recente di Torino, ha stabilito che i fattorini di Deliveroo non possono essere considerat­i lavoratori autonomi rispetto alle piattaform­e per cui prestano servizio. Il giurista spagnolo Adrián Tolodí ha osservato che secondo la sentenza, “il fattorino è controllat­o attraverso il Gps dall’azienda, la quale controlla anche i tempi di consegna, la piattaform­a è il mezzo di produzione: sia la app che il sito sono di proprietà di Deliveroo pertanto il rider non ha alcun diritto sulla struttura aziendale”. Anche la retribuzio­ne è stabilita dalla piattaform­a Deliveroo. Il rider non sa quali sono i ristoranti registrati all’applicazio­ne e non è in grado di conoscere se ci sono molti o pochi ordini per ciascun ristorante.

IN ITALIA L’UNICAvera proposta politica sul tema è un disegno di legge, depositato da Pietro Ichino e altri 30 parlamenta­ri della scorsa legislatur­a, che prevede l’estensione alle piattaform­e del trattament­o retributiv­o e contributi­vo previsto per il lavoro occasional­e (i nuovi voucher). Tuttavia, per permettere alle piattaform­e di utilizzare tutta la manodopera di cui hanno bisogno, la proposta Ichino elimina i limiti economici di utilizzo. E autorizza un regime di salario

Politica in cerca di idee

Di Maio ha incontrato i nuovi sfruttati appena insediato, ma per ora l’unica proposta di legge (del Pd) prevede il pagamento in voucher

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LaPresse Dati dell’infografic­a presi dalla brochure dell’azienda. In basso l’incontro di Di Maio con i fattorini
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