Bolle danza, Bollani improvvisa Milano diventa un palcoscenico
La festa del balletto con un fitto calendario di appuntamenti, workshop e spettacoli
La pianura padana non è un luogo comune, nonostante l’aria appiccicosa di umidità e le zanzare di insolenti dimensioni. Milano – la capitale morale, quella tutta efficienza e niente bellezza – si presenta con l’abito della festa nel cortile del Castello Sforzesco.
MA NON È QUESTO lo spettacolo, anche se mentre le luci del giorno appassiscono piano, potrebbe pure sembrare. Il sipario del palco all’aperto sta per alzarsi, mentre gli invitati (e dietro le transenne una folla incredibile di famiglie, ragazzini, pensionati, fanciulle in fiore) si accomodano a posto. Quello di Tersicore è un pubblico vario, indeciso tra le birkenstock e l’abito lungo. Succede tutto quando la musica inizia e sul palco si materializza un’entità certamente sovrumana che risponde al nome di Roberto Bolle capace – da solo, perfino da fermo – di riempire tutto lo spazio del palco.
QUESTA SERATA è solo l’antipasto di On dance, una settimana tutta dedicata alla danza, che accompagnerà Milano in lungo e in largo, grazie a tantissimi eventi, tra un arabesque e una sa
lida: nessuna forma coreutica sarà trascurata. Lo ricorda più volte la conduttrice dell’ “opening show” (chissà perché per dire cose semplici come “serata d’apertura”, ricorriamo a parole straniere): Lodovica Comello sfugge alla sindrome sanremese di Sabrina Impacciatore e riesce perfino a fare qualche aggraziato passo con le bravissime allieve della Scuola di ballo della Scala. Poi va in scena uno scioglilingua, Bolle & Bollani, uno che balla con i piedi, l’altro con le mani. E perfino quando il pianista irriverente attacca il Ballo del Qua
Qua, l’Étoile con la “E” maiuscola riesce a essere straordinariamente elegante. Più tardi si aggiunge Nicoletta Manni, Prima ballerina della Scala: la voce che accompagna il pas de deux casual e omaggia Lucio Dalla, Ca
ra, è quella di Giuliano Sangiorgi. Per la serie non di sola clas-
sica si vive, Neguin, artista di street dance brasiliano, mostra al pubblico sbalordito potenzialità acrobatiche (e articolazioni straordinarie) del corpo umano; Marco D’Amore commuove con una missiva coerente con il suo cognome: è Lettera alla danza dell’immenso Rudolf Nureyev. Ma come abbiamo scritto molte cose devono ancora accadere: al Teatro degli Arcimboldi si svolgeranno cinque gala del “Roberto Bolle and Friends”, ma anche workshop gratuiti di danza classica e contemporanea ( con maestri come Julie Kent e lo stesso Bolle). Al Teatro Burri (Parco Sempione) un calendario fitto di open cl ass animerà il weekend a partire dal venerdì: danza moderna e contemporanea, la nuova disciplina del Contact Improvisation, ma anche lezioni alla sbarra all’aperto per iniziare la giornata come un ballerino. Il programma completo sul sito ( ww w. ondance.it).