Il Fatto Quotidiano

Bolle danza, Bollani improvvisa Milano diventa un palcosceni­co

La festa del balletto con un fitto calendario di appuntamen­ti, workshop e spettacoli

- » SILVIA TRUZZI

La pianura padana non è un luogo comune, nonostante l’aria appiccicos­a di umidità e le zanzare di insolenti dimensioni. Milano – la capitale morale, quella tutta efficienza e niente bellezza – si presenta con l’abito della festa nel cortile del Castello Sforzesco.

MA NON È QUESTO lo spettacolo, anche se mentre le luci del giorno appassisco­no piano, potrebbe pure sembrare. Il sipario del palco all’aperto sta per alzarsi, mentre gli invitati (e dietro le transenne una folla incredibil­e di famiglie, ragazzini, pensionati, fanciulle in fiore) si accomodano a posto. Quello di Tersicore è un pubblico vario, indeciso tra le birkenstoc­k e l’abito lungo. Succede tutto quando la musica inizia e sul palco si materializ­za un’entità certamente sovrumana che risponde al nome di Roberto Bolle capace – da solo, perfino da fermo – di riempire tutto lo spazio del palco.

QUESTA SERATA è solo l’antipasto di On dance, una settimana tutta dedicata alla danza, che accompagne­rà Milano in lungo e in largo, grazie a tantissimi eventi, tra un arabesque e una sa

lida: nessuna forma coreutica sarà trascurata. Lo ricorda più volte la conduttric­e dell’ “opening show” (chissà perché per dire cose semplici come “serata d’apertura”, ricorriamo a parole straniere): Lodovica Comello sfugge alla sindrome sanremese di Sabrina Impacciato­re e riesce perfino a fare qualche aggraziato passo con le bravissime allieve della Scuola di ballo della Scala. Poi va in scena uno scioglilin­gua, Bolle & Bollani, uno che balla con i piedi, l’altro con le mani. E perfino quando il pianista irriverent­e attacca il Ballo del Qua

Qua, l’Étoile con la “E” maiuscola riesce a essere straordina­riamente elegante. Più tardi si aggiunge Nicoletta Manni, Prima ballerina della Scala: la voce che accompagna il pas de deux casual e omaggia Lucio Dalla, Ca

ra, è quella di Giuliano Sangiorgi. Per la serie non di sola clas-

sica si vive, Neguin, artista di street dance brasiliano, mostra al pubblico sbalordito potenziali­tà acrobatich­e (e articolazi­oni straordina­rie) del corpo umano; Marco D’Amore commuove con una missiva coerente con il suo cognome: è Lettera alla danza dell’immenso Rudolf Nureyev. Ma come abbiamo scritto molte cose devono ancora accadere: al Teatro degli Arcimboldi si svolgerann­o cinque gala del “Roberto Bolle and Friends”, ma anche workshop gratuiti di danza classica e contempora­nea ( con maestri come Julie Kent e lo stesso Bolle). Al Teatro Burri (Parco Sempione) un calendario fitto di open cl ass animerà il weekend a partire dal venerdì: danza moderna e contempora­nea, la nuova disciplina del Contact Improvisat­ion, ma anche lezioni alla sbarra all’aperto per iniziare la giornata come un ballerino. Il programma completo sul sito ( ww w. ondance.it).

 ??  ?? L’Arco della Pace Roberto Bolle a Milano
L’Arco della Pace Roberto Bolle a Milano
 ??  ??
 ??  ?? Classica e street Roberto Bolle, in piazza e con Nicoletta Manni
Classica e street Roberto Bolle, in piazza e con Nicoletta Manni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy