Crisi diplomatica con Parigi, alleati a Berlino e Vienna
Peggiora la crisi diplomatica con la Francia, Germania e Austria aprono all’Italia
Asorpresa non è Matteo Salvini a trovarsi isolato dopo la scelta di impedire l’attracco in Italia della nave Aquarius carica di migranti, ma Emmanuel Macron, il critico più feroce di quella scelta “cinica e irr espons abile”. Mentre la crisi con la Francia peggiora, la linea leghista del governo trova due insperati alleati: la Germania e l’Austria.
IL CANCELLIERE austriaco Sebastian Kurz, 31 anni, Partito popolare, ha una linea durissima sull’immigrazione, vuole tagliare il welfare a chi non parla tedesco e sequestrare i cellulari ai migranti per identificarli. L’ultimo progetto su cui cerca alleanze è quello di centri per gestire i migranti fuori dall’Ue, pare in Albania: “Sono lieto della buona cooperazione che vogliamo costrui- re fra Roma, Vienna e Berlino”, ha detto ieri, annunciando un “asse dei volenterosi” ch e comprende anche l’Italia, cioè Matteo Salvini.
La cancelliera tedesca Angela Merkel, che nel 2015 era il simbolo delle politiche di apertura, quando lasciava entrare i profughi siriani in Germania, oggi tratta con Kurz e si mostra comprensiva verso Salvini. “L’Italia è particolarmente esposta a un numero grande di profughi e di migranti. Nessun Paese dovrebbe esser lasciato solo con questo compito”, ha detto ieri in una conferenza stampa dove ha auspicato una “soluzione europea” per i migranti.
Tra Kurz e Salvini c’è una comunanza di stile e di intenti. La Merkel ha un’esigenza di altro tipo. Secondo un’indiscrezione (smentita da Roma) pubblicata da El País, la Germania teme che al Consiglio europeo del 27 giugno l’Italia metta in discussione la seconda rata dei 3 miliardi promessi dall’Ue alla Turchia per il 2018- 2019 in cambio della chiusura della rotta balcanica. Il blocco dei profughi siriani serve soprattutto a Berlino.
DOPO L’APPOGGIO di Kurz e Merkel, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontra a Palazzo Chigi l’a m b asciatore Usa Lewis Eisenberg. Un alleato nella crisi diplomatica con la Francia, visto che gli Stati Uniti temono le posizioni filo-russe del governo giallo-verde, ma hanno bisogno dell’Italia come partner, vista l’imminente uscita dall’Ue del loro storico alleato, la Gran Bretagna. L’Italia serve per arginare la Germania e perché Washington non si fida della Francia ( ricordano la guerra in Libia del 2011).
Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha convocato alla Farnesina l’ambasciatore francese Christian Masset, che ha mandato una sua delegata perché era fuori Roma. Un gesto per non lasciare la crisi alle polemiche Twitter e riportarla sui binari istituzionali: è la mossa diplomatica più netta prima del ritiro dell’ambasciatore italiano da Parigi. Moavero esprime la linea dell’Italia: serve un segnale pubblico di correzione di toni e linea da parte di Macron.
La richiesta di scuse Linea dura di Moavero con l’ambasciatore, congelato il viaggio a Parigi di Conte e Tria Credo che oltre l’Italia molto esposta alle migrazioni, noi siamo per una soluzione unitaria europea della questione ANGELA MERKEL
POCO DOPO l’incontro diplomatico, legge sulle agenzie stampa che, secondo fonti francesi, “la Francia non ha ricevuto informazioni sulla richiesta di scuse da parte di Palazzo Chigi”. Una nuova umiliazione per Roma, peggiorata dalla dichiarazione di Macron che finalmente arriva: “Non possiamo cedere alla politica del peggio nella quale saremo tutti in preda all'emozione, dando così ragione a coloro che vogliono portarci verso le strade più buie”. In queste condizioni, il vertice a Parigi di domani tra Conte e Macron, così come quello tra il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il suo omologo francese Bruno Le Maire, per ora sono stati annullati.
Da un anno lavoriamo in modo esemplare, abbiamo ridotto a un decimo gli sbarchi grazie a un lavoro con la Libia, nel Sahel EMMANUEL
MACRON