Il Fatto Quotidiano

Berlusconi si libera pure di Panorama: lo prende Angelucci

Il primo affare di Denis Il re delle cliniche, tramite Verdini, è pronto a comprare il settimanal­e in crisi. E Mondadori taglia gli stipendi

- » DANIELE MARTINI

L’ex deputato Antonio Angelucci, il “re” delle cliniche private laziali, sta per acquistare Panorama, la storica testata di Mondadori. Nel frattempo, bisogna sforbiciar­e: in omaggio alla moda che impone ampie dosi di macelleria sociale come preliminar­e necessario per la vendita delle attività in crisi, anche alla Mondadori stanno cercando di imporre ai circa 250 giornalist­i dei periodici un taglio drastico degli stipendi fino al 40 per cento per poi poter piazzare più agevolment­e le testate. Evidenteme­nte sta facendo scuola il modello Alitalia dove l’acquirente più accreditat­o, i tedeschi di Lufthansa, si dicono disposti a prendersi pure la compagnia, anzi, pezzi di essa, a patto che chi ce l’ha in mano ora provveda a fare le pulizie, cioè mandi via in un modo o nell’altro migliaia di dipendenti. Alla Mondadori, al momento, si stanno concentran­do su una riduzione sanguinosa del costo del lavoro.

Nelle intenzioni dei capi del gruppo di Segrate le prime testate a uscire dal perimetro ber luscon ian- mo ndador iano dovrebbero essere T uS ty le e Confidenze, accompagna­te appunto da quella che fu la corazzata della casa: Panorama. Settimanal­e blasonato, che un tempo arrivò a vendere tra abbonament­i ed edicole circa 800 mila copie puntando al traguardo del milione, Panorama è ormai l’ombra di se stesso, con poche migliaia di copie vendute e soprattutt­o con bilanci sempre in negativo dell’ordine di circa 30 milioni di euro negli ultimi 4 anni. A tirarlo fuori dai guai per provare a rilanciarl­o ci vorrebbe provare il gruppo An- gelucci, che è in mano a due vecchie conoscenze di Silvio Berlusconi: il capostipit­e Antonio, eletto in Parlamento nel partito berlusconi­ano per più legislatur­e, e Denis Verdini che di Berlusconi è stato a lungo l’ombra e che da un po’di tempo è diventato proprio il factotum della parte editoriale degli Angelucci.

Ieri si è diffusa con insistenza la voce che l’affare fosse ormai concluso, ma il gruppo Angelucci in serata al Fatto Quotidiano­ha ufficialme­nte negato che sia così. Le trattative sono comunque ben avviate da giorni e la parte tecnica della faccenda viene trattata per conto degli Angelucci dal giovane manager Daniele Cavaglià.

Gli Angelucci già dominano su un piccolo regno di carta che va da Libero al Tempo fino alla sfilza dei giornali locali del Centro Italia: il Corriere dell’Umbria, Viterbo, Sienae-Arezzo.

Il settimanal­e Panoramap otrebbe diventare l’allegato a uno di questi quotidiani sul mo- dello del Venerdì di Repubblica e di Sette del Corriere della Sera.

Anche per TuStyle e Confidenze le trattative per la vendita vanno avanti tra alti e bassi da settimane. Il primo a proporsi per l’acquisto è stato un mezzo sconosciut­o imprendito­re croato, Angelo Aleksic, capo di un gruppo che si chiama European Network, forte in Italia di un solo dipendente. Dopo Aleksic anche Urbano Cairo, editore di La7 e del Corriere della Sera, si è affacciato al palazzo di Segrate sede della Mondadori con una proposta giudicata però inaccettab­ile dal venditore.

Nelle intenzioni dei capi di Segrate il taglio degli stipendi dei giornalist­i dovrebbe rappresent­are una specie di viatico per le vendite dei periodici. L’operazione dovrebbe riguardare in prima battuta i 16 giornalist­i di TuStyle e gli 8 di Confidenze, ma è ovvio che una volta fatto passare il principio, il taglio sarebbe esteso a tutti i redattori, a cominciare da quelli di Panorama che è l’altro settimanal­e per cui le trattative sono in fase avanzata. Il 40 per cento di riduzione delle retribuzio­ni è la proposta choc di partenza dei capi Mondadori, ma è chiaro che ci saranno margini per la trattativa con i sindacati. Questa mattina i giornalist­i di Segrate si riuniscono in assemblea per decidere quale tipo di mandato conferire ai propri rappresent­anti in vista dell’incontro con l’azienda tra una settimana.

Macelleria

Il piano è sforbiciar­e le retribuzio­ni del 40% e poi cedere (anche TuStyle e Confidenze)

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Ansa Passaggio di consegne Silvio Berlusconi e Antonio Angelucci

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