Le emissioni sono meno inquinanti per le vetture prese in locazione
AMBIENTE
NeSECONDO
una ricerca condotta da Aniasa, in collaborazione con il Centro Studi Fleet&Mobility, le vetture attualmente in locazione possono contare su emissioni inquinanti minori rispetto a quelle medie del parco auto circolante nel nostro Paese, che risulta essere tra i più anziani del Vecchio continente: meno della metà (nel caso della benzina) e due terzi (in quello del gasolio) in meno di monossido di carbonio, circa la metà di ossido di azoto e meno 70 per cento di emissioni di idrocarburi incombusti. el 2017 la flotta circolante gestita in noleggio a lungo termine ha sfiorato gli 800 mila veicoli, 120 mila in più rispetto al 2016 (+ 18%). L’accelerazione nel biennio 2015/2017 ha prodotto un aumento di oltre 200 mila unità. Grazie ai vantaggi economici e gestionali, nelle aziende il long term rent sta sostituendo l’acquisto e il leasing delle automobili. La crescita del business ha generato una corrispondente domanda di immatricolazioni, passate dalle 275 mila unità del 2015 alle oltre 300 mila del 2017. Un tipo di mobilità che interessa compagnie di grande o media dimensione ma anche artigiani e professionisti, fino ad arrivare ai privati. Fra questi, c’è già chi la chiama “la nuova frontiera dell’auto”: una modalità inedita di intenderne l’utilizzo, che supera il concetto di “proprietà” e appare destinato a cambiare il mercato automotive. Infatti, sono già circa 30 mila gli automobilisti che si sono affidati al noleggio “tutto incluso”.
SECONDO una ricerca condotta da Aniasa (l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità) e dalla società di consulenza strategica Bain&Company, il livello di interesse dei privati per il noleggio a lungo termine è promettente: il 5% degli intervistati dichiara di aver già deciso di noleggiare un’auto, il 40% è interessato a farlo in futuro, mentre 1 su 3 non ci ha mai pensato. Uno su 4, invece, lo prenderebbe in considerazione a patto di una maggiore chiarezza sulla rata, sulle clausole contrattuali e se avesse la possibilità di sospendere il noleggio o dilazionare la rata.
Anche nel primo trimestre del 2018 il noleggio a lungo termine ha confermato l’andamento positivo: sono cresciuti sia il fatturato (+18%) che le immatricolazioni (+13%) e la flotta circolante (+18%). A favorire questo trend virtuoso continuano a essere l’aumento dei costi di gestione dell’auto, la minore disponibilità economica dei clienti e l’affermarsi del concetto di sharing economy. Alla base, poi, c’è un cambiamento culturale importante: l’auto, infatti, è sempre meno percepita come un bene necessario (oppure come uno status symbol o un “sogno”) e sempre più come uno strumento di mobilità. Da qui l’idea di pagare solo per il suo reale utilizzo e non per la sua proprietà. “Abbiamo davanti alcune sfide per riuscire a cogliere a pieno e soddisfare la domanda di mobilità p ay - p er - us e”, evidenzia Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa. Che aggiunge: “In primis, gestire la complessità derivante dal crescente numero di clienti mantenendo alta la qualità dei servizi e la trasparenza dell’offerta; poi assicurare massima flessibilità e rafforzare l’innovazione tecnologica che ci consente di essere vicino al cliente in qualsiasi momento tramite app, call center, siti web”.
Al cambio di paradigma corrisponde la risposta delle aziende di noleggio, che hanno rinnovato la propria offerta, fornendo pacchetti
La fiscalità
Per i clienti senza la partita Iva non sono ancora previste delle agevolazioni
di servizi di durata variabile (da pochi giorni a 12-24 mesi, a oltre i 3 anni). Nelle offerte, peraltro, sono spesso integrati il car sharinge i modelli di medio termine, inclusi i veicoli commerciali e gli scooter. I punti di forza più apprezzati dall’utenza intervistata sono la formula “tutto compreso” – che consente di non immobilizzare un capitale e schivare il problema della rivendita dell’auto – e la certezza della rata fissa. Tra i servizi più apprezzati fra quelli offerti