Il Fatto Quotidiano

Fioravanti: “Cavallini legato ai Servizi? Non sarebbe qui”

- » SARAH BUONO

“Gilberto Cavallini non lo vedo da 35 anni e in carcere si fanno compromess­i strani soprattutt­o quando hai davanti una lunga dete nzione. Io ne sono uscito senza compromess­i, lui non so. Se ai tempi avessi saputo che aveva rapporti con i Servizi segreti deviati oggi non saremmo qua a fare un processo, ci avremmo pensato noi”. Calmo e impassibil­e anche quando parla dell'eventualit­à di uccidere il suo vecchio sodale e “amico fraterno”. Valerio Fioravanti, ex capo dei Nar, ha iniziato la sua testimonia­nza davanti alla Corte d'assise di Bologna che processa Cavallini, accusato di aver offerto supporto per la strage del 2 agosto a lui stesso, a sua moglie Francesca Mambro e a Luigi Ciavardini, i tre terroristi di destra condannati come autori nonostante la loro dichiarazi­one d'innocenza ripetuta anche ieri: “Per voi sono il mostro dei mostri, non mi aspetto di essere creduto in questo tribunale”.

L'uomo condannato a otto ergastoli ha ribadito di non sentirsi fascista – “lo sono mia madre, mio fratello e mia moglie ma non io”– e di non aver mai avuto rapporti con gerarchie militari o servizi segreti: “Avevamo una regola, se uno sosteneva di fare ‘attività’ come le nostre ma non finiva mai in carcere c'era qualcosa che non tornava, di poco chiaro. Doveva avere grandi protettori che noi non avevamo, infatti ci hanno sparato in tutte le salse”. Fioravanti cita gli ordinovist­i Carlo Digilio, reo confesso con pena prescritta per la strage di piazza Fontana e Carlo Maria Maggi, condannato per piazza della Loggia: “Cavallini preferì aiutare lui a uscire dal processo sulla strage di piazza Fontana invece che noi ma su questo preferisco sospendere il giudizio, ho delle perplessit­à”.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy