Il Fatto Quotidiano

Lo strano tifo italiano se mancano gli azzurri

- » DANIELE ERLER

Sono passati sette mesi da Italia-Svezia, ma c’è ancora chi non si rassegna all’idea che gli azzurri non abbiano staccato il biglietto per la Russia: erano sessant’anni che non succedeva. Quello che inizia oggi è un Mondiale diverso dal solito e per consolarsi (almeno un poco) gli italiani sono in cerca di altre ne l’Italia non si qualificò.

Rossella Brescia – Per il Perù grazie a Michele. Chi è Michele? È un peruviano che ho incontrato in trasmissio­ne e che ho trovato simpatico. Allora tiferò per loro.

Massimilia­no Bruno – Argentina, perché sono un grande ammiratore di Leo Messi e penso che a un talento così manchi solo la vittoria di un Mondiale per entrare definitiva­mente nella storia.

Maccio Capatonda (Marcello Macchia) – Per l’Italia perché non c’è.

Mimmo Calopresti – Per il Brasile, senza dubbi. Per Socrates su cui ho fatto anche un documentar­io. E poi per questioni affettive, per il modo in cui interpreta­no il calcio. Ma d’altronde tifo sempre per il Brasile e poi, solo occasional­mente, anche per l’Italia.

Silvia D’Onghia – L’Egitto perché è una realtà che ha bisogno di non spegnere i riflettori sul regime e, per questo, anche il Mondiale può aiutare (e poi, da romanista, c’è pure Mohamed Salah...). Se dovessi essere razionale, invece, di-

Uruguay perché forse aprirò un bar da loro; no, meglio la Croazia per il loro centrocamp­o

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