Legittima difesa e rider assunti: le due leggi bandiera Lega-M5S
Anche la castrazione chimica nella proposta. Linea dura sulle app
■ Il progetto di Molteni vuole modificare “la proporzionalità tra difesa e offesa”: chi spara ha sempre ragione. Pronto il “decreto dignità” di Di Maio: addio ai precari gestiti da algoritmi
“Io sono diventato sottosegretario all’I nterno, non alla Giustizia. Però, l’intenzione di partire dalla proposta di legge sulla legittima difesa ce l’abbiamo”. Il leghista Nicola Molteni la mette così. La legge sulla legittima difesa è uno dei provvedimenti bandiera del Carroccio, uno di quelli per i quali la propaganda è assicurata. Le date sono rivelatrici. Il 23 marzo, il giorno della prima seduta delle Camere dopo le elezioni, Molteni presentava alla Camera una serie di proposte di legge, come primo firmatario. Attività che per il suo partito ha sempre svolto. Dunque, la Lega stabiliva le sue priorità prima ancora dell’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Molto prima che si cominciasse a parlare del contratto di governo con i Cinque Stelle.
UNA CURIOSITÀ: sul sito di Montecitorio questi ddl sono spesso ancora solo titoli. Un modo per “prendere posizione” nella trattazione quando partiranno le commissioni. Il testo del progetto di legge sulla legittima difesa (che Il Fatto quotidiano ha visionato), ricalca le proposte storiche della Lega. E si basa su un principio: “La modifica della proporzionalità tra difesa e offesa”. Per la Lega la difesa è sempre legittima.
Tra le proposte torna un altro cavallo di battaglia leghi- sta: l’introduzione del “trattamento farmacologico di blocco androgenico totale a carico dei condannati per delitti di violenza sessuale”. Ovvero, la castrazione chimica. O anche: “Modifiche al codice penale concernenti l’a pp li caz io ne della diminuzione di pena e delle circostanze attenuanti generiche agli imputati mino- renni”. E non manca, un aggravio delle pene per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Tornando alla legittima difesa. L’articolo 52 del codice penale oggi recita: “Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”. Nella proposta di legge della Lega si legge: “Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l’ingresso o l’intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell’immobile, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone, con violazione del domicilio... ovvero in ogni altro luogo ove sia esercitata un’attività commerciale, professionale o
Testi allo studio Torna anche la castrazione chimica per chi commette violenza sessuale
imprenditoriale”.
La legge prevede anche inasprimenti delle pene per furti in appartamento (punibili fino a 10 anni). Da notare che la proposta viene integralmente ripresa dal contratto di governo che parla di “estensione della legittima difesa domiciliare, eliminando gli elementi di incertezza interpretativa (con riferimento in particolare alla valutazione della proporzionalità tra difesa e offesa)”. Il Guardasigilli, Alfonso Bonafede recepirà le volontà della Lega, ma vorrebbe fare salva l’obbligatorietà dell’azione penale per il magistrato, nei confronti di chi spara. Si vedrà.
LA LEGITTIMAdifesa fu oggetto di uno scivolone del Pd la scorsa legislatura. David Ermini aveva presentato una proposta in cui si modificava in senso più ampio l’articolo 52. Si faceva riferimento - sulla base del codice penale francese - alla “notte” come momento di maggiore vulnerabilità della persona. Fu la scusa per la Lega per non votarla: si disse che la legittima difesa così era possibile solo di notte. Ma il testo non diceva questo. Lo stesso Renzi sconfessò la proposta: “troppo complicato” il concetto di notte. La legge fu approvata a Montecitorio, ma nell’Aula di Palazzo Madama non è mai arrivata. Ora Ermini ci riprova, presentando un testo che introduce il concetto di “turbamento” psichico, un elemento in più al giudice per poter valutare le ragioni di una persona che si sente aggredita. L’opposizione si differenzia, ma fino a un certo punto.
IL TESTO La legge amplia la possibilità di ricorrere alla legittima difesa e inasprisce le pene per furto. Il titolo: “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di legittima difesa e di aggravamento delle pene per i reati di furto in abitazione e furto con strappo”
La scheda