Il Fatto Quotidiano

Italia e Francia fanno pace, Aquarius ancora in guerra con le onde

L’incontro Prima uscita estera per il premier. Da Macron nessuna scusa, come voleva Salvini, ma l’incidente (per ora) è tamponato

- » GIAMPIERO GRAMAGLIA

Ci vado, non ci vado, ci vado. Alla fine del tira e molla, oggi alle 13.30 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà all’Eliseo, ospite del presidente francese Emmanuel Macron. Pace fatta e caso chiuso? Non esageriamo. Aspettiamo almeno che i due s’incontrino e si parlino. Diciamo che la ferita nelle relazioni fra Italia e Francia, innescata dalla vicenda Aquarius e provocata dalle pesanti critiche di Parigi a Roma, è stata tamponata: c’è una tregua, in attesa “d’affrontare in Europa – dice il ministro degli Esteri Moavero – le questioni di fondo”.

DALLA FRANCIA, le scuse che Matteo Salvini pretendeva non sono arrivate. Ma Salvini stesso abbozza: “Importante è la sostanza, non la forma”. Di Maio sulla vicenda è sempre stato meno massimalis­ta: andando all’E li se o, Conte dà retta pure a lui. Del resto, mantenere un livello di tensione così alta con i partner è impensabil­e: litigi con la Tunisia, con Malta, con la Francia e rottura al Consiglio dei Ministri dell’Interno dell’Ue sui migranti, il passo di Salvini è chiodato.

A consentire il disgelo, è stata una telefonata di Macron a Conte, mercoledì sera. Il presidente assicura che le espression­i incriminat­e – “cinica e irresponsa­bile” la decisione di non fare attraccare l’Aquarius in un porto italiano – non gli sono attribuibi­li, “non ho mai offeso l’Italia e il suo popolo”. Il portavoce del suo partito, Gabriel Attal, aveva invece definito “vomitevole” la scelta del governo di coalizione M5S-Lega di chiudere i porti all’imbarcazio­ne con 629 migranti a bordo.

Della telefonata con Macron e della tregua dà notizia il premier Conte su Facebook e di persona, definendo il colloquio “molto cordiale”: “Abbiamo concordato di cooperare in modo stretto, Italia e Francia, coinvolgen­do tutti i Paesi Ue. La questione dell’immigrazio­ne non può essere demandata solo all’Italia. C’è la reciproca consapevol­ezza che dobbiamo lavorare fianco a fianco, insieme agli altri Paesi Ue. La mia visita a Parigi è confermata: Macron ci teneva molto a mantenere l’invito, che sarà da me raccolto”.

Parole di circostanz­a, pannicelli diplomatic­i, che trovavano eco puntuale da Macron e da Parigi: “È il tempo della distension­e. Dall’inizio del mio mandato, intendo collaborar­e con l'Italia. Cerco soluzioni, perché di quelle ha bisogno l’Europa. E la ricerca di soluzioni può passare attraverso tensioni, quando non si è d'accordo. Dobbiamo agire in partnershi­p con l’altra sponda del Mediterran­eo”.

Una nota dell’Eliseo afferma che Macron e Conte “hanno confermato l’impegno di Francia e Italia ad organizzar­e i soccorsi secondo le regole di protezione umanitaria delle persone in perico- lo”. Macron ha ricordato a Conte “di avere sempre difeso la necessità di una maggiore solidariet­à europea con il popolo italiano”. E “l’Italia e la Francia devono approfondi­re la cooperazio­ne bilaterale ed europea per condurre un’efficace politica di migrazione coi Paesi di origine e transito, attraverso una migliore gestione comune delle frontiere europee e un meccanismo di solidariet­à nella gestione di rifugiati”.

IL PROGRAMMA della visita prevede un pranzo di lavoro all’Eliseo, seguito da una conferenza stampa congiunta intorno alle 15.00. All’ordine del giorno, ovviamente, c’è l’immigrazio­ne, ma non solo. Conte garantisce che porterà a Parigi “la richiesta dell’Italia di ampia collaboraz­ione e solidariet­à a livello europeo sulla questione immigrazio­ne”. È il momento di “avere una politica migratoria efficace, che veda l’Italia non più sola a gestire le emergenze dei tanti migranti che giungono sulle nostre coste”.

Ma premier e presidente parleranno “di tutto”: gli argomenti sull’agenda del Consiglio europeo di fine mese, sono l’immigrazio­ne, specialmen­te la modifica del regolament­o di Dublino, e l’Unione bancaria e monetaria con il loro completame­nto e la riforma della governance. A seconda di come andrà il colloquio, potrebbero anche emergere vecchie e nuove frizioni, lo shopping francese in Italia, la vicenda dei cantieri di St.Nazaire, la controvers­a gestione della crisi libica, la missione militare italiana in Niger.

Il colloquio

” Visita confermata”, scrive Palazzo Chigi “È tempo di distension­e”, risponde l’Eliseo”

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Ansa Dopo le bordate Macron e Conte
 ?? Ansa ?? Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Ansa Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

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