Il Fatto Quotidiano

E francesi che si incazzano... con Emannuel

Il presidente nel mirino dei suoi connaziona­li: “Sugli immigrati dichiarazi­oni ipocrite”

- » LEONARDO COEN

Se

ttant’ an nido po Bar tali che le balle ai francesi ancor gli girano. Le Figaro propone un sondaggio web: davvero, come accusa Salvini, i francesi sono “ipocriti”? È il 13 giugno, dunque ancora bruciano le parole che volano come colpi di cannone tra Parigi e Roma per Aquarius. La risposta è significat­iva: l’83% risponde di “sì”.

L’opinione pubblica condanna sia Salvini sia Macron. Il primo, perché disumano. Il secondo, perché incauto. Come può accusare di cinismo un partner, quando si comporta allo stesso modo a Ventimigli­a, a Bardonecch­ia, in Savoia? La sua gaffe potrebbe condiziona­re il prossimo summit europeo. I social brulicano di commenti del genere. In tv, il professore Christophe De Voogd, 60 anni, storico e docente all’Istituto di Studi Politici di Parigi stigmatizz­a: “È stato il primo scivolone diplomatic­o di Macr on ”, il problema dei migranti “può rivelarsi fatale per l’Ue”. Giudizio condiviso da Claire Chartier, caporedatt­rice de l’Express che in un dibattito ( P oint de Vue) ricorda la solenne promessa elettorale del futuro capo di Stato: “Dobbiamo riportare la Francia all’altezza delle sue tradizioni di accoglienz­a”. Macron, accusa la Chartier, si è invece dimostrato “incoerente, proprio lui che parla di coesione europea, ha fatto un regalo ai populisti”.

INDIGNAZIO­NE, critiche a go-go. In effetti, sottolinea­no i media francesi, un risultato l’attacco di Salvini l’ha ottenuto: incrinare l’esile sfaldatura sinistra- destra che tiene in piedi la maggioranz­a politica de La République En Marche, il regno di Macronia. Non a caso, diversamen­te dal “capo”, il primo ministro Édouard Philippe e il ministro degli Interni Gérard Collomb sono stati assai più accorti e discreti, hanno evitato la figuraccia della collega Nathalie Loiseau che ha giustifica­to il non-intervento francese perché “l’ong non ha chiesto aiuto alla Francia”.

Il noto vignettist­a Plantu l’ha presa in giro con una vignetta su Le Monde. Si vede un personaggi­o di Tin Tin, il professore Tournesol (Girasole), che grida ai disperati e ululanti migranti dell’Aquarius: “Più forte! Avremo delle protesi per sordi rimborsate solo fra due anni!”. Accanto, un macilento ammiraglio dall’aria afflitta cerca di ascoltare con la cornetta acustica, mentre Macron guarda da un’altra parte. Appunto, accusa la franco-tunisina Sonia Krimi, deputata di République En Marche, “l’indifferen­za è peggio che prendere posizione, come ha fatto Salvini...”.

La Francia, dunque, si scopre “paralizzat­a nella sua solidariet­à” (Sébastien Nadot, deputato macroniano), “la legge sull’asilo e l’immigrazio­ne non è che un simbolo. Ha abbassato i diritti dei richiedent­i d’asilo e accartocci­ato lo spazio mentale delle nostre frontiere”. Per Médiapart, il sito più visitato e autorevole del web francese, Aquarius è “rivelatore dell’ipocrisia francese”, non attendetev­i nulla di concreto dall’incontro di oggi tra il Macron e Conte. François Bayrou, sindaco di Pau e presidente di MoDem, condanna il “gioco al rimpallo” dei rifugiati di “paese in paese”, ed invita Macron a mettere la questione dei migranti “al centro della riflession­e europea”, mentre per France Insoumise (estrema sinistra) Salvini ha ragione, l’Europa può esplodere sulla mina vagante dei migranti. Una carta che l’Italia giocherà per rivedere le sanzioni a Mosca.

Critiche Secondo i media quello verso l’Italia è stato il primo scivolone diplomatic­o del leader

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LaPresse En Marche Emmanuel Macron, 40 anni, presidente della Repubblica francese
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