IL LEGHISTA, MARX E ALMIRANTE
UNAVIA per Giorgio Almirante? E che problema c’è? A Roma ci sono vie per Togliatti e per Marx”. La peculiare analisi storica è uscita dalle labbra di Matteo Salvini. Per il leader della Lega non ci sarebbe nulla di male a intitolare una via all’ex leader del Movimento Sociale, perché “le idee non si processano”. Ma che c’entra Marx? Che c’entra il filosofo tedesco con un esponente del governo filonazista della Repubblica di Salò? Che c’entra Togliatti – sulla cui eredità storica si può discutere ma che è stato uno degli uomini che hanno costruito la democrazia in Italia – con un politico che è stato segretario di redazione della “Difesa della Razza ”, la rivista ufficiale dell’ antisemitismo? Salvini potrebbe leggere “Il manifesto di Almirante”, i documenti portati alla luce nel 1971 da alcuni storici dell’università di Pisa e pubblicati da L' Unitàquell’e- state. Quelle carte raccontano come Almirante fosse uno stretto collaboratore degli occupanti tedeschi. In quei giorni il manifesto di Almirante era affisso sui muri di tutta Italia, quasi sempre accompagnato dalla scritta “Fucilatore di partigiani”. Il fondatore del Msi querelò i giornali che lo pubblicarono ma perse tutte le cause. Se lo leggesse, Salvini la prossima volta potrà produrre un pensiero più articolato.