Il Fatto Quotidiano

“Nazisti coi guanti bianchi” Bergoglio torna a fare il Papa

Dopo la legge sull’interruzio­ne di gravidanza in Argentina Francesco difende la famiglia: “Solo tra uomo e donna” e critica l’aborto

- » GUIDO GAZZOLI

La famiglia è “una sola, uomo e donna” ed è “il dono più grande che Dio ha fatto all’umanità”. Papa Francesco esordisce con queste parole nell’udienza del Forum delle associazio­ni familiari, in Vaticano per festeggiar­e il suo venticinqu­esimo anno di storia.

Le parole più forti sono contro l’aborto selettivo: “Il secolo scorso tutto il mondo era scandalizz­ato per quello che facevano i nazisti per curare la purezza della razza. Oggi facciamo lo stesso ma con i guanti bianchi”, ha detto. “È di moda, o almeno è abituale, quando in gravidanza” si vede che “forse il bambino non sta bene o viene con qualche cosa: la prima offerta è ‘lo mandiamo via?’ L’omicidio dei bambini: per risolvere una vita tranquilla si fa fuori un innocente”. E si rifà alla leggenda di Sparta secondo la quale i bambini deformi venivano gettati dal monte Taigeto: “Oggi facciamo lo stesso”. Poi parla della famiglia: “Oggi fa dolore dirlo: si parla di famiglie diversific­ate, di diversi tipi di famiglia” ma invece “la famiglia, immagine di Dio, uomo e donna, è una sola”.

Parla di chi non vuole avere figli e prende in casa invece cani e gatti. Critica le nozze dove si antepongon­o il vestito o la festa a ciò che deve essere al centro: il matrimonio non può essere considerat­o “una lotteria, come va, va”.

E SENZA TIMORE fa affermazio­ni che risuoneran­no impopolari: “Tante donne, ma anche l’uomo talvolta lo fa, nel silenzio hanno aspettato, guardando da un’altra parte, aspettando che il marito tornasse alla fedeltà. non hanno capito nulla”. Infine, dopo avere bypassato ogni politicall­y correct nei confronti di gay e femministe, dice qualcosa che potrà fare arricciare il naso ai cattolici più tradiziona­listi: anche i non credenti, se si amano e fanno una famiglia, sono “immagine e somiglianz­a di Dio”.

Il mondo si scandalizz­ava per ciò che face vano i nazisti per curare la purezza della razza Oggi facciamo lo stesso ma con i guanti bianchi

Le parole, pronunciat­e in occasione del Forum, arrivano puntuali e non a caso – specialmen­te quelle sull’aborto – dopo l’approvazio­ne della legge sull’interruzio­ne di gravidanza, in Argentina, paese in cui il Pontefice è nato.

Una legge che ha visto la luce grazie anche al benestare del presidente Mauricio Macri il quale, pur dichiarand­osi contrario, aveva detto che in caso di approvazio­ne della legge, non avrebbe messo alcun veto. A questo proposito si è espresso Guillermo Marcò, ex portavoce di Bergoglio durante il suo arcivescov­ato a Buenos Aires, ha dichiarato: “Quella di Macri di lasciare la più ampia libertà di coscienza su un tema tanto delicato credo che alla fine avrà un costo politico molto grave per il governo attuale, votato anche da tantissimi cattolici, che però sono rimasti delusi da questa posizione.”. E ha poi concluso: “Ci sono trattati internazio­nali che sono parte della nostra Costituzio­ne, come il patto di san José di Costa Rica, che protegge la vita fin dal momento del concepimen­to, che sono stati disattesi”.

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Ansa Festa a Buenos Aires Dopo la depenalizz­azione dell’aborto votato dalla Camera
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