Cosa c’è di populista in Conte
Governo ai raggi X per stabilire quanto conta il Fattore Pop
Il governo Conte è populista? E se sì, quanto? Il nuovo premier, Giuseppe Conte, nel discorso di insediamento, ha rivendicato con orgoglio per la sua maggioranza Lega-M5S l’etichetta di populista e di anti-sistema, “se populismo è l’attitudine della classe dirigente ad ascoltare i bisogni della gente” e se antisistema significa “mirare a introdurre un nuovo sistema che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni di potere, ebbene, queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni”.
OGNI POLITOLOGO ha la sua definizione di populismo. In una famosa conferenza del 1967 a Londra il filosofo Isaiah Berlin ha illustrato il “complesso di Cenerentola” mai superato dagli studiosi del populismo: “Esiste una scarpa – la parola ‘populismo’ – per la quale da qualche parte esiste un piede. Ci sono tutti i tipi di piede che quasi le si adattano
(...) ma il principe sta sempre in cerca con la scarpa e da qualche parte, ne siamo sicuri, aspetta un limbo chiamato populismo puro”. Nella realtà, il “populismo puro” non si trova mai. Tra i politologi non c’è ac- cordo su che cosa si debba cercare: un’ideologia coerente, una mentalità, uno stile di comunicazione, un tipo di leadership? O forse tutte queste cose insieme? Però al populismo si applica una vecchia battuta riferita alla pornografia: nessuno sa definirla, ma quando la vedi la riconosci.
In questi ultimi anni vari studiosi hanno sviscerato aspetti caratterizzanti: Yves Meny e Yves Surel l’ideologia populista (sovranità del popolo, tradimento delle élite governanti ed espropriazione del popolo sovrano, aspirazione al ritorno all’està dell’oro della vera democrazia), Marco Tarchi la “mentalità populi sta”, cioè la sfiducia nella rappresentanza e il mito di un popolo che deve imporre le sue istanze troppo a lungo trascurate. Jan- Werner Mueller ha sottolineato la dimensione anti-pluralista (chi si considera rappresentante di tutto il popolo finisce per considerare tutte le posizioni diverse dalle proprie contro il popolo), Yascha Mounk avverte il rischio che una democrazia populista diventi illiberale. In queste pagine cerchiamo di analizzare il governo Conte (o Salvimaio) per capire se e quanto è populista.